Parrano

La Storia di Parrano

La Storia di Parrano è ricca di avvincenti avvenimenti; I Bulgarelli erano una famiglia molto attiva e desiderosa di conquiste, la loro storia è una vera e propria “saga familiare”.

Qui di seguito alcuni principali cenni storici:

Nel 1118 il feudo di Parrano viene concesso dal vescovo di Orvieto, Guglielmo, con il titolo di conte, a Bernardino Bulgarelli, discendente di una famiglia di origine longobarda, discesa in Toscana prima dell’anno Mille.

Nel 1273 I Bulgarelli conquistano i castelli di Monteleone d’Orvieto e Montegabbione. In pochi anni la famiglia Bulgarelli riuscì a creare un piccolo “impero” con Montegiove, Civitella dei Conti e Castel della Pieve ( attuale Città della Pieve)

Nel 1280 gli eredi Bulgarelli si divisero i castelli di Marsciano,Poggio Aquilone, la Montagna di Carnaiola;

Nel 1281 vendettero Marsciano al Comune di Perugia.

Nel 1377 Montegiove dà i natali alla futura Beata Angelina

Nel 1452 i parranesi si ribellano al conte Ranuccio, lo scacciano da Parrano e si spartiscono i beni. 

Nel 1454 i parranesi si rivolgono al papa Callisto III Borgia e chiesero che Parrano fosse governata direttamente da Orvieto. Fu nominato governatore di Parrano il cardinale Ludovico Borgia che ordinò a Orvieto di prendere possesso del castello.

Nel 1455 Ranuccio riprese con la forza il castello di Parrano con l’aiuto dei perugini.

Nel 1458 dopo la morte di Ranuccio, Parrano passò ai conti di Marsciano.

Nel 1520 Lavinia di Marsciano sposa Galeazzo Baglioni di Perugia e porta in dote Parrano.

Nel 1549 entrò in  scena Ortensia Baglioni, vedova di Sforza Marescotti e di Gerolamo di Marsciano, conosciuta come la Lucrezia Borgia di Parrano, infatti furono due i mariti che in maniera misteriosa morirono tra le sue braccia e fu accusata anche dell’uccisione per avvelenamento di sua figlia la contessina Elena. Alla fine la nobildonna sposerà Ranuccio, figlio di Lavinia Baglioni, il quale la investì come principessa del Castello di Parrano. Ortensia aveva raggiunto il suo scopo, la leggenda narra che il suo amore per il potere e quel posto erano così forti che nelle notti di luna piena il suo fantasma vaga ancora per le stanze del principato. 

Nel 1559 viene redatto lo “Statum Castri Parrani” ancora oggi di notevole valenza storica, etica e giuridica.

Per eredità Baglioni di Perugia, i Marescotti di Vignanello divennero i nuovi Conti di Parrano e il loro dominio durò circa tre secoli.

Nel 1733 la contea di Parrano fu elevata a Principato da papa Clemente XII in favore di Orazio Sforza Marescotti.

Nel 1743 la tenuta di Parrano fu ceduta in affitto a vari affittuari ( De Sanctis, Gnoti, Tedeschini e altri…)

Nel 1812 un erede Marescotti, Francesco, sposa Teresa dei principi di Torlonia.

Il 19 ottobre 1816 in omaggio al Motu proprio di Pio VII, Don Francesco Marescotti, rinunciò ai suoi diritti baronali su Parrano e fu l’ultimo feudatario del castello.

Don Augusto Marescotti di Francesco e di Teresa di Torlonia, ultimo discendente maschio, morì a Firenze nel 1884. E con lui si estinse la casata nelle due figlie Giacinta e Teresa.

Abolito il feudalesimo, Parrano fu dichiarata “terra”, cioè territorio autonomo nell’amministrarsi.

 

Siti di interesse:

Il borgo di Parrano: le viuzze, la dimora storica Sante de Sanctis, la Chiesa principale, il forno comunale

Le Tane del Diavolo:

Alle pendici dell’altura ove sorge il paese di Parrano  sulle pareti di una forra, lungo il fosso del Bagno, si apre un articolato complesso di grotte di origine carsica, noto con il suggestivo toponimo di Tane del Diavolo. Da queste cavità provengono rilevanti materiali archeologici di epoche diverse, che, dall’età eneolitica (il momento di passaggio tra l’età della pietra e quella dei metalli, all’inizio del III millennio a.C.), giungono fino alle fasi più tarde dell’età del Bronzo. All’inizio della forra si trova una sorgente le cui acque sono caratterizzate da un fenomeno di termalismo piuttosto accentuato, sgorgando ad una temperatura di ca. 28°C. Qui si trova un laghetto termale, dove poter fare un bel bagno ristoratore una volta usciti dalle grotte!

Il Parco Termale, il Bagno del Diavolo: 

Il Parco Termale “Bagno del Diavolo” è situato ai piedi del paese di Parrano. Sono presenti due vasche di acqua termale ed una struttura di legno con bar, spogliatoi e stanza massaggi. L’area caratterizzata dalla suggestiva forra delle “Tane del Diavolo ” è immersa nel verde l’ideale per concedersi una pausa all’insegna del relax e del benessere. Il Torrente Bagno, da sempre è stato caratterizzato dalla presenza di sorgenti di acqua termale, il toponimo stesso della zona “Bagno” non fa che confermare l’antico utilizzo delle fonti. Di particolare pregio sono inoltre le qualità terapeutiche dell’acqua termale (bicarbonato carbonica alcalino terrosa ipotermale), ottima sia per la diminuzione di disturbi digestivi che per la cura di disfunzioni epatiche.

La Chiesa di Pievelunga:

La chiesa fu edificata nell’Alto Medioevo, ante l’anno Mille, probabilmente sulle rovine di un tempio pagano. I resti inglobati, di muratura arcaica, caratterizzano le pareti di entrambe le fiancate esterne, in special modo quella destra per una bella serie di file di conci squadrati di dimensioni raccolte, e abbondanti materiali di spoglio reimpiegati. Aveva anche un abside circolare, il cui arco ancora nettamente si evidenzia sulla parete esterna.
E’ mononavata senza zona presbiteriale, con copertura lignea e campaniletto a vela impostato in facciata. Entrando, sulla destra, si trovano due manufatti in pietra: una graziosa acquasantiera del XVII secolo formata da una colonnina dorica rastremata alle due estremità sostenente un piccolo bacile baccellato, ed un sarcofago o vasca di abluzione di epoca e provenienza incerte.

All’interno un affresco seicentesco recentemente restaurato. 

Il Centro di Documentazione Territoriale:

Il Centro di Documentazione Territoriale o Museo del Territorio è un piccolo complesso espositivo situato all’ingresso del paese di Parrano, al piano inferiore dell’edificio che ospita la Scuola Elementare Sante De Sanctis. Si compone di 4 sezioni: la prima sulla geologia del territorio e la formazione del canyon sul quale si aprono le Tane del Diavolo; la seconda sulla storia degli scavi archeologici alle Tane e sui loro risultati, corredata dall’esposizione di materiali del Paleolitico Superiore e dell’Età del Bronzo Finale; la terza è relativa alla scoperta e allo scavo della tomba etrusca di località Soriano, con alcuni pezzi del corredo, tra i quali importanti vasi del Gruppo Orvieto (VI sec. a. C.); la quarta è relativa alla storia del castrum di Parrano dal Medioevo ai nostri giorni, con la riproduzione di una nutrita serie di documenti d’archivio, tra i quali alcune carte dello Statutum Castri Parrani, risalente al 1559.

La Venere Verde

Le ultime ipotesi avanzate dagli studiosi sulle Tane del Diavolo propendono nell’individuarvi un luogo di culto. A sostegno di tale congetture vanno evidenziati i resti di cereali carbonizzati (i cereali, all’epoca costituivano nutrimento pregiato, degno quindi di essere bruciato in precisi riti di offerta. Stesso discorso vale per i numerosi resti animali – marmotte e stambecchi). Oggi queste ipotesi sembrano essere confermata da un ulteriore ritrovamento, eccezionale nel suo genere. Si tratta di una piccola scultura, scolpita su un pezzo di steatite di colore verde. Si tratta di una delle più antiche rappresentazioni scultoree rinvenute nell’Orvietano e nel centro Italia.

Rappresenta una figura femminile: si intravedono il taglio degli occhi, il naso e la bocca. La testa è coperta (forse fasciata?) da un copricapo. In grembo sembra custodire amorevolmente un feto. La statuetta risale al Paleolitico Superiore e andrebbe collecata tra le cosiddette “Veneri” (Per approfondimenti: Venere di Willendorf) - Wikipedia

Questa statuetta si deve alla curiosità di Cesare De Sanctis, dottore in scienze agrimensorie, vissuto nell’800 che univa l’attività professionale con quella di “raccoglitore” di curiosità e reperti

 

L’Acqua Termale di Parrano

L’acqua Termale di Parrano è un’acqua bicarbonato carbonica alcalino terrosa ipotermale .

Sono state studiate le proprietà terapeutiche dell’acqua di Parrano (terapia idroponica) sulla funzionalità dell’apparato gastroenterico e si sono dimostrate utili ad una diminuzione dei disturbi digestivi mediante l’aggiustamento della secrezione gastrica, particolarmente evidente anche a livello intestinale. Sono state dimostrate anche le proprietà terapeutiche dell’acqua di Parrano su soggetti affetti da disfunzionalità epatica.

Fanghi, bagni e bioglee prodotti naturalmente dall’acqua delle “Parco Termale di Parrano” sono stimati e ricercati da quanti nel tempo ne hanno provato e apprezzato le proprietà, sia a livello dell’epidermide che nella cura delle patologie dell’apparato osteo-artro-muscolare. Il Ministero della Sanità ne ha autorizzata l’utilizzazione per cure consistenti in bagni, fanghi, irrigazioni, inalazioni e cure estetiche.

La composizione chimica, nonché la temperatura ne evidenziano la circuitazione profonda.

Il sito in esame, posto in un contesto naturalistico di rara bellezza ed estremamente interessante per qualità e quantità della acqua emunta, ha spinto la Regione dell’Umbria ed il Comune di Parrano a proseguire gli studi e a finalizzare le ricerche di un’acqua ancora più calda che si prestasse ad un utilizzo più “moderno” della risorsa secondo i modelli del termalismo attuali. Nel 2005 è stato quindi eseguito uno studio idrogeologico dettagliato dell’area della “Sorgente del Bagno“, volto ad uno sviluppo della risorsa termale mediante l ‘adeguamento della vecchia opera di captazione (realizzata secondo modelli tecnologici oggi non più perseguibili) e la realizzazione di nuove captazioni mediante perforazioni.

gli studi svolti hanno permesso di eseguire una prima perforazione che ha raggiunto la profondità di 138 m dal piano di campagna. In questa fase si è evidenziata un ‘elevata produttività dell’acquifero , la temperatura dell’acqua è di circa 30°C.

Si sta attualmente eseguendo una seconda perforazione che permetta , con tecniche di ultima generazione , di raggiungere profondità più impegnative (400 -500m) con lo scopo di spingersi fino al serbatoio “profondo” che dagli studi effettuati e con il supporto di modelli matematici conterrebbe acqua termale con temperature nell’ordine di 37/42 °C.

Pur tuttavia allo stato attuale la temperatura di 30 °C e la notevole produttività dell’acquifero fanno del complesso carbonatico in esame uno dei più interessanti dell’Umbria, dove sono presenti gradienti geotermici di questo tipo sono nella zona vulcanica ad ovest della A1.

L’interesse termale è notevole ed il suo utilizzo è attualmente limitato in stagione fredda in ambienti all’aperto, ma nulla ne limita l’utilizzo in strutture chiuse o richiudibili stagionalmente e per le consuete attività termali (fanghi, bagni , idromassaggi,cure idroponiche ecc.)

Le acque di Parrano vengono citate in due importanti volumi:

Nel  “De Thermis”  di Andrea Bacci nella sua opera del 1571, dove vengono definite “Argenteae Aquae Sub Parrano Castro“.

Nell’opera “Acuqe Minerali” del 1870 di Luigi Marieni dove vengono definite dei Comunisti per la difficoltà ad accedervi.

 

EVENTI CULTURALI

La Festa della Terra: 3 Maggio 
L’antica tradizione della Croce Benedetta viene posta nei campi e negli orti a protezione delle colture.
Alla cerimonia si affianca il convegno teso ad illustrare l’importanza della biodiversità declinata al buon vivere.
I prodotti tipici del territorio sono presenti per essere gustati e proposti agli Ospiti dell’evento.

La Festa dell’Acqua: 24 Giugno san Giovanni
Mostra di conchiglie fossili a Cantone, Convegno sull’acqua come bene inestimabile e Relax alle terme di Parrano, degustazione prodotti del territorio, intrattenimento musicale, celebrazione della Santa Messa a Pievelunga.

ParranoMedievale: 8 e 9 Luglio
Convegno storico al castello, cena medievale con giullari di corte e musici, spettacoli, rievocazioni storiche, il borgo diventa un teatro medievale.

La Festa dell’Aria:  dal 1° al 4 Novembre: La festa del Dolce e il progetto RespiraParrano: ricette e dolci da gustare,  concorso e giochi popolari, convegno sull’importanza della qualità dell’aria declinata nel progetto RespiraParrano in collaborazione con il mondo accademico e scientifico italiano.

A questi eventi, altri sono presenti nel calendario annuale delle manifestazioni a Parrano: sono quelli delle Associazioni parranesi che collaborano affinché in ogni mese dell’anno si possa vivere Parrano: ci sono i Presepi, le feste di paese, le tradizionali  sagre e scampagnate…

Info:
Comune di Parrano, Terni, Umbria, Italy
Sindaco Valentino Filippetti
Altitudine 441m s.l.m
Residenti 534 
Superficie 40,09 kmq

Frazioni:
Cantone
Pievelunga
Frattaguida

Come arrivare

In auto:
Da Nord: A1 Milano Roma Napoli, uscita Fabro, direzione Parrano (6km dal casello autostradale)
Da Sud: A1 Napoli Roma Milano, uscita Fabro, “ “

In treno:
Stazione di Chiusi-Chianciano Terme – 15 km
Stazione di Fabro- 5 km

In aereo:
Aeroporto internazionale Roma Fiumicino Km 180
Aeroporto di Perugia km 65
Aeroporto di Firenze Peretola km 180

Dove soggiornare 
La Capretta Country House

Dove comprare i prodotti locali online
Gusto Umbria - Terre dell'Upupa

www.parrano.it

Informazioni Utili
Comune di Parrano
0763 838751
info@comune.parrano.tr.it
vicesindaco@comune.parrano.tr.it