Positano
La struttura urbanistica di Positano è fatta di terrazze, di piccole vie strette e sinuose, di abitazioni arrampicate a mezza costa. Una sintesi di stile moresco e bizantino.
I rioni più antichi disegnano un’architettura contraddistinta dai battuti a lapillo, dai tipici intonaci a calce, da piccole cupole che raccoglievano le acque per le cisterne, che si contrappongono a quella maestosa della Chiesa di S. Maria Assunta. Il bianco assoluto delle case e i colori vivaci delle ceramiche.
Grazie ai suoi traffici verso il Medio Oriente e alle navi che solcavano il Mediterraneo, Positano si arricchì enormemente, tanto da meritare l’appellativo di "Montagna d’Oro". A quell'epoca risalgono le belle dimore settecentesche, veri e proprio gioielli in stile barocco.
Positano è probabilmente il luogo più antico della Costa d’Amalfi, con insediamenti antropologici che risalgono al Paleolitico superiore, la sua origine si perde tra storia e mito. Il nome del borgo costiero, che deriva probabilmente dal vocabolo fenicio Pesitan che significa Nettuno, è legato anche alla leggenda che vuole che, durante una tempesta, dei fuggiaschi su un veliero proveniente dall’Oriente che trasportava un’icona sacra, udirono una voce dire “posa posa” e la interpretarono come la volontà della Madonna di dirigersi verso terra dove poi fu costruita una Chiesa a lei dedicata.
La Chiesa di S. Maria Assunta, che oggi si affaccia sulla piazza Flavio Gioia decorata dai preziosi mosaici di Mimmo Paladino, presenta una suggestiva cupola maiolicata a piastrelle gialle e verdi. Al suo interno custodisce la Madonna nera col bambino di origine bizantina e il busto reliquiario di S. Vito, una delle più importanti opere d’arte orafa napoletana.
Dopo l’intensa rivalità con la Repubblica Marinara di Amalfi per la supremazia dei traffici marittimi nel Mediterraneo e superato il periodo oscuro della dominazione normanna, sveva ed angioina, con il Settecento ed i Borbone Positano conquistò il primato commerciale nel Regno delle Due Sicilie.
Frequentatissimo luogo di villeggiatura è stato patria di elezione, a partire dall’Ottocento, di artisti italiani e stranieri, adottata dal mondo della danza, della letteratura, della pittura e della musica.