Cittaslow Plastic Free

Introduzione e scopo

La rete delle Cittaslow ha sempre avuto tra i suoi obiettivi principali la protezione dell’ambiente come elemento fondamentale per la qualità della vita dei suoi cittadini.

Uno dei maggiori fattori inquinanti è costituito dall’uso eccessivo della plastica monouso, spesso neppure riciclata ma dispersa nell’ambiente.

Inoltre, anche quando correttamente riciclata, la raccolta e lo smaltimento della plastica rappresenta un costo importante per i Comuni e un costo energetico associato al riciclo.

Azioni di alto livello per contrastare questa abitudine all’uso della plastica (tassa sulla plastica o altro) sono compito della politica nazionale. Ma anche le singole città possono prendere importanti iniziative locali nella direzione di ridurre i volumi di plastica utilizzati.

Questo documento raccoglie informazioni su alcune di queste iniziative in Comuni della rete Cittaslow.

L’obiettivo è duplice:

Far circolare idee tra le Cittaslow per generare una sana emulazione tra i Comuni della rete

Creare interesse mediatico sulla rete Cittaslow e sull’impegno dei membri nella protezione dell’ambiente. (Naturalmente questo secondo obiettivo implica un’evoluzione di questo documento in una forma mediaticamente accattivante)

Si ringraziano i Comuni che hanno contribuito alla creazione di questo documento con informazioni sulle loro iniziative locali: Bra (CN), Asolo (TV), Pollica (SA), Mulazzo (MS), Novellara (RE), Marradi (FI), Civitella in Val di Chiana (AR), Travacò Siccomario (PV), Monte Castello di Vibio (PG), Belluno.

 

Elenco delle iniziative

Dietro le parole d’ordine “Zero plastica a (…)” o “(…) Plastic Free” diverse Cittaslow hanno lanciato iniziative variegate che si concentrano principalmente su questi elementi:

Promozione dell’uso dell’acqua pubblica in alternativa all’acqua distribuita commercialmente in bottiglie di plastica

Utilizzo di stoviglie riciclabili/riutilizzabili per eventi pubblici

Pannolini lavabili per neonati messi a disposizione delle famiglie.

Riduzione generale del consumo di plastica

 

Promozione dell’uso dell’acqua pubblica (L’acqua del sindaco)

In Italia si fa un uso esagerato e ingiustificato di acque distribuite commercialmente in bottiglie di plastica. Per dare un’idea della dimensione del problema basta menzionare il fatto che nella sola Italia annualmente vengono consumate circa 13,5 miliardi di bottiglie di plastica. Una enorme quantità di plastica, con un tempo di decomposizione di circa 500 anni.

Per contrastare questa situazione in varie Cittaslow sono nate iniziative volte a sensibilizzare i cittadini al problema e spingerli all’uso dell’acqua pubblica dell’acquedotto locale.
 

Ecco alcuni esempi:

Campagne promozionali tra la cittadinanza (e nelle scuole) sui benefici del consumo dell’acqua pubblica

Utilizzo esclusivo di acqua pubblica nelle mense scolastiche, per abituare i ragazzi al suo uso. Un Comune ha argutamente chiamato l’iniziativa “Acqua in brocca”.

Distribuzione gratuita di borracce agli alunni delle scuole e in alcuni casi anche ai dipendenti comunali. Nella maggior parte dei casi l’iniziativa è a costo zero per il Comune grazie a sponsorizzazioni con loghi commerciali sulle borracce stesse.

Concorsi per gli studenti per inviare elaborati multimediali (video, foto, disegni, testo) sul tema dell’uso dell’acqua pubblica e degli impatti dell’uso della plastica sull’ambiente.

Degustazione alla cieca di varie acque commerciale e di quella pubblica nelle scuole, con form di valutazione organolettica. Segue una serata di informazione sui risultati del test.

Uso della pagina Facebook del Comune per video interviste a esperti sanitari per sfatare alcuni miti negativi sull’acqua pubblica: presunta superiorità sanitaria delle acque commerciali, presunti impatti della presenza di residui calcarei o di cloro.

Installazione di fontanelle pubbliche per la distribuzione di acqua naturale e frizzante. Da notare che in alcuni casi la fontanella è affiancata a erogatori di altri prodotti sfusi come latte fresco o detersivi biologici.

 

Utilizzo di stoviglie riciclabili/riutilizzabili.

Le stoviglie in plastica monouso generano grandi quantitativi di rifiuti in plastica con conseguenti seri danni all’ambiente terrestre e marino. Grandi volumi di plastica sono associati in particolare alle manifestazioni pubbliche con stand gastronomici. Da qui la necessità di trovare soluzioni plastic-free.

Varie gradazioni di misure sono state prese nei Comuni della rete Cittaslow.

Alcuni Comuni hanno vietato la commercializzazione nei punti vendita locali di stoviglie in plastica non degradabili.

Altri Comuni richiedono l’uso esclusivo di stoviglie in materiale compostabile per qualunque evento pubblico organizzato sul territorio.

Altri hanno promosso l’uso di distributori automatici di caffè che utilizzano bicchierini in materiale decompostabile.

Un Comune ha usato un altro approccio. Ha ideato, in collaborazione con una ONLUS locale, una “stoviglioteca". Si tratta di un kit di 100 posate, piatti, bicchieri lavabili da poter prenotare per le manifestazioni locali, pubbliche o private. Il kit è a disposizione in cambio di un’offerta libera all’ONLUS che lo gestisce, un’ONLUS che si occupa di progetti di sostegno in Africa.

 

Incentivi all’uso di pannolini lavabili per neonati

Altra grande sorgente di rifiuti in plastica sono i pannolini per neonati. Se ne consumano una grande quantità nei primissimi anni della vita di un neonato. Anche questi prodotti in plastica hanno tempi di decomposizione lunghissimi: circa 500 anni. Inoltre il loro consumo ha anche un notevole impatto economico sulle famiglie; è stato stimato che il costo per pannolini nel primo anno di vita di un neonato si aggira sui 1500 Euro.

Questo problema ecologico e economico sta riportando in auge nel commercio il concetto di pannolino lavabile. Si tratta di modelli di pannolini concepiti sulla falsariga di quelli usati anni fa prima dell’invenzione di quelli “usa e getta”, seppure con connotati più pratici e igienici.

Un Comune ha preso l’iniziativa di offrire questi pannolini lavabili in noleggio gratuito alle famiglie della città che ne fanno richiesta. Questo ha portato a riduzioni importanti dei rifiuti e ha costituito allo stesso tempo un aiuto economico alle giovani famiglie. Alla fine del periodo d’uso (max 18 mesi) il kit viene riconsegnato al Comune, che lo fa sterilizzare e lo rende disponibile per un nuovo utilizzo.

Un altro Comune ha promosso l’uso di questi pannolini lavabili offrendo un sostanzioso sconto sulla tassa locale per la raccolta rifiuti a chi utilizza tali pannolini.

 

Riduzione generale del consumo di plastica

Al di là delle iniziative specifiche su certi tipi di consumo di plastica, molti Comuni hanno messo in opera campagne di sensibilizzazione della cittadinanza sul problema generale della riduzione dei volumi di plastica consumata.

Si tratta di conferenze informative sul problema dei rifiuti in plastica, istruzioni dettagliate sulle corrette pratiche per il riciclo, campagne di sensibilizzazione al riciclo nelle scuole (} Capitan Cestino alla ricerca della plastica perduta”), accordi con titolari di attività turistiche per ridurre il consumo di plastica delle loro aziende, logo “plastic free” associato al Comune, concorso a premi tra i cittadini per chi adotta “buone pratiche”, concorso tra quartieri per diventare “quartiere riciclone” (e venire premiato con l’istituzione di nuove aree verdi).

Inoltre Slow Food sta cercando di raggiungere accordi con la Grande Distribuzione Organizzata (GDO) per lanciare esperimenti locali di vendita di alimentari senza packaging plastico nei loro supermercati.

 

Conclusione

Il programma Next Generation EU vede la protezione dell’ambiente come il primo e più importante tema da affrontare da parte di tutti i Paesi Europei. Anche l’Italia quindi assegnerà risorse importanti su questo tema a livello nazionale. Ma le grandi azioni a livello nazionale devono essere complementate da iniziative locali dei singoli Comuni.

Questo documento ha riassunto alcune delle attività che Comuni della rete Cittaslow hanno lanciato specificamente per promuovere la riduzione dei consumi di plastica monouso e del relativo impatto ambientale. Quanto descritto è solo un primo tentativo di coprire le iniziative in corso nella rete Cittaslow. Sicuramente ne esistono anche altre che potranno essere aggiunte al documento in futuro.

Si invitano i Comuni della rete Cittaslow da un lato a lasciarsi ispirare da queste idee e dall’altro a fornire ulteriori informazioni su altre tipologie di iniziative con finalità simili.

 

Link utili:

 

CARTELLA CON MATERIALI INFORMATIVI DELLE CITTASLOW