2021
mercoledì
gennaio
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SHOAH: RICORDARE FA BENE ALLA SALUTE DEL MONDO

27 Gennaio 2021 “Il Giorno della Memoria” – commemorazione internazionale delle vittime del Nazi-fascismo

Il 27 gennaio del 1945 le truppe dell’Armata Rossa liberarono il lager di Auschwitz svelando al mondo gli orrori della Shoah. “Partecipare a questa giornata della Memoria - dice il Presidente di Cittaslow International, Mauro Migliorini, Sindaco di Asolo (I) Cittaslow – è un preciso dovere per chi come noi Sindaci e cittadini  delle Cittaslow, è impegnato quotidianamente nel “costruire un futuro di buon vivere” per tutti”. La memoria è oggi un dovere per tutti“. Ricordiamo che nei campi di Hitler furono messi a morte 6 milioni di ebrei, 500 mila rom e sinti, 3 milioni di slavi. E ancora menomati, poveri sbandati, omosessuali, oppositori politici e non del nazi-fascismo, che fossero combattenti per la libertà e partigiani, anarchici, socialisti, cristiani, cattolici, comunisti, perfino nazisti o fascisti pentiti: è “la banalità del male” di Hannah Arendt, chi si opponeva al totalitarismo veniva ucciso seguendo un preciso piano industriale di morte.

Ci inchiniamo oggi e rispettiamo profondamente con il silenzio il dolore di chi ha vissuto questa esperienza al di là del bene e del male e il lutto cosmico delle famiglie colpite e dei popoli, primo tra tutti quello ebraico. Una vicenda che segna e segnerà indelebilmente la storia dell’Occidente e l’eredità del secolo scorso. Ascoltiamo molto bene i racconti degli ultimi testimoni in vita che allora erano bambini scampati alla strage degli innocenti: essi senza odio spiegano al mondo cosa fu la Shoah, quando ordinariamente con tre turni al giorno, nei lager tra le grida di terrore si spense in un colpo solo la luce delle camere a gas e quella della civiltà. 

Cittaslow insegna anche e soprattutto in tempi di lockdown che anche il “virus” dell’indifferenza collettiva è potenzialmente mortale, erode i rapporti sociali, allontana i singoli, ostacola la partecipazione e non da ultimo, rischia di usurare le istituzioni democratiche. Rafforzando tutti i processi di cittadinanza attiva e responsabilità sociale collettiva sarà possibile invertire la rotta ed entrare finalmente in un futuro migliore e giusto per tutti.  Slow down, not lock down!