2019
lunedì
gennaio
14

PATTO dei SINDACI per il BEN-ESSERE EQUO E SOSTENIBILE

Giorno dopo giorno cresce il numero dei comune che stanno aderendo al "Patto dei Sindaci per il Benessere-Ecquo e Sostenibile". 

Ad oggi, lunedì 14 gennaio 2019 sono 26 le Cittaslow aderenti:

  • Asolo
  • Altomonte
  • Amalfi
  • Anghiari
  • Borgo Val di Taro
  • Castel San Pietro Terme
  • Cisternino
  • Gioi
  • Giuliano Teatino
  • Gravina in Puglia
  • Marradi
  • Monte Castello di Vibio
  • Morimondo
  • Orsara di Puglia
  • Orvieto
  • Pollica 
  • Pratovecchio Stia
  • Salorno
  • Sant'Agata di Puglia
  • San Miniato
  • Stio
  • Teglio
  • Trani
  • Travacò Siccomario
  • Trevi
  • Vigarano Mainarda

Che cos’è il Patto dei Sindaci per il Benessere Equo e Sostenibile

E’ un’alleanza tra gli elementi primari del tessuto socio-culturale istituzionale da cui partire per creare la struttura sociale del futuro; è un’iniziativa politica che intende informare e supportare l’iniziativa della Commissione Europea 2020-2030, con una proposta che si fonda sulla ventennale esperienza delle città aderenti a Cittaslow International, presente in 18 paesi europei. . 

Quali sono gli obiettivi del nuovo Patto ?

Il nostro macro obiettivo è aumentare il livello di ben-essere dei cittadini.

A nostro avviso il corrente quadro per il clima e l’energia 2030 che fissa tre obiettivi principali da conseguire, una riduzione almeno del 40% delle emissioni di gas a effetto serra (rispetto ai livelli del 1990), una quota minima del 27% da energia rinnovabile, un miglioramento del 27% dell'efficienza energetica, sono elementi “necessari ma non sufficienti” per garantire la salute e il ben-essere dei cittadini europei dei prossimi decenni. Occorre allargare l’ambito di intervento socio-economico adottando un approccio più vasto e multisettoriale, quale quello sperimentato dalle Cittaslow europee. 

Il Patto dei Sindaci per il Benessere Equo e Solidale è dunque coerente con la prospettiva già delineata per passare ad un'economia competitiva a basse emissioni di carbonio entro il 2050 e il Libro bianco sui trasporti, ma va oltre al fine di ricomprendere nel “benessere” categorie ineludibili come la sostenibilità non solo ambientale ma anche sociale, la responsabilità sociale condivise (la shared responsibility, come anche indica il Consiglio d’Europa), la redistribuzione dei redditi e la giustizia sociale, la cittadinanza attiva, l’appagamento non solo materiale ma anche culturale e sociale delle persone di ogni età.

L’obiettivo si può raggiungere attraverso l’impegno di risorse in molti campi e attraverso la scelta di diverse strategie mirate. 

Le esperienze maturate dall’Associazione Internazionale Cittaslow, sia  come singole municipalità sia come network internazionale, ci consentono di  individuare le priorità di intervento su due livelli: -  in termini di intervento in settori specifici 

-  in termini di strategie ed applicativi (operational), identificando quali possono essere le migliori leve  su cui intervenire per raggiungere i fini dati/prefissati. 

Oltre a temi e obiettivi occorre necessariamente definire uno strumento moltiplicatore.

Questo motore moltiplicatore è per noi rappresentato da un approccio condiviso e sinergico degli elementi minimi dell’infrastruttura sociale da cui partiamo, ovvero dalle città, così come è accaduto per il PAES/Patto dei sindaci per energia e sostenibilità, un’esperienza dell’Unione Europea straordinaria che ha visto il protagonismo delle città e dei sindaci. Esso ha determinato la possibilità di raggiungere obiettivi importanti come le  minori emissioni  carboniche in tempi relativamente tempi brevi,  ma  soprattutto ha promosso  un grande coinvolgimento delle comunità locali nei progetti, una diffusa maggiore consapevolezza sui temi sostenibilità e trasporti,   producendo un vero e proprio cambiamento culturale delle comunità. 

Recentemente l'Unione europea (UE) si è dotata di un quadro per la protezione della biodiversità, delle specie e degli habitat naturali che non ha pari al mondo. Un nuovo piano d'azione atto a garantire una innovativa visione del nostro ambiente di vita e delle sue relazione (rapporto città campagna) per cui tutelare rigorosamente la natura, ma anche di migliorare la qualità della vita degli europei e creare benefici economici. Il nuovo piano d'azione prevede 15 azioni volte a rafforzare l'applicazione sul campo delle norme dell'UE in materia ambientale, al fine di sfruttarne appieno il potenziale a favore di natura, cittadini ed economia. In questa direzione si intrecciano ed integrano fattori rilevanti e prioritari per la creazione di ricchezza finalizzata al benessere collettivo e il bene individuale. 

Immaginando le nostre città come nodi da connettere tra loro per costituire un nuovo tessuto mondiale attraverso le quali favorire un futuro di prosperità per i nostri cittadini i temi proposti dall’UE devono evolversi nella rigenerazione di visioni, processi e azioni integrate nel rapporto città-territorio che portano ad un nuovo modello di approccio  per creare i presupposti della struttura sociale del futuro.