2014
martedì
maggio
27

Levanto (SP) - “Orti in condotta”, i prodotti coltivati dai bimbi della scuola dell’infanzia in vendita sui banchi del mercatino contadino

Levanto

C'era anche un piccolo banco dei bimbi dell'ultimo anno della scuole dell'infanzia di Levanto, sabato scorso, in piazza Staglieno, al "Mercatino contadino", la rassegna dei prodotti agricoli a km zero che si tiene ogni secondo e quarto sabato del mese nella cittadina rivierasca.
L'occasione è stata fornita dalla conclusione del progetto "Orti in condotta", che, lanciato quattro anni fa dalla condotta Slow Food "La Spezia-Val di Vara-Cinque Terre-Levanto" con la collaborazione del Comune, attraverso un percorso formativo in aula e sul campo (un piccolo appezzamento nel complesso scolastico di via Martiri della libertà), consente ai bambini di entrare direttamente in contatto con il mondo dell'agricoltura e dell'alimentazione nel duplice ruolo di contadini e consumatori: con la coltivazione degli ortaggi e il loro consumo all'interno del menu scolastico.

Anche quest'anno l'esperienza "sul campo" ha consentito di effettuare la raccolta delle olive e la spremitura nel frantoio della cooperativa agricola locale, con il prodotto finale imbottigliato e consumato a casa dagli agricoltori in erba.

E poi nell'orto di via Martiri si sono seminati insalata, cipolline, piselli, fave e patate, che sabato, a conclusione del progetto annuale degli "Orti in condotta", sono stati messi in vendita nel mercatino contadino di piazza Staglieno.

Nel corso dell'anno la quarantina di bimbi è stata guidata in quest'esperienza di laboratorio dalle insegnanti Ornella Beretta (responsabile del progetto) Marzia Devoto, Annalisa Ciuffardi, Paola Terraccino, Paola Ansaldo, Carmen Callo e Barbara Raffo, formatesi ai corsi di "Slow Food". Il prezioso supporto "tecnico " è stato fornito da Giuliana Anselmo, che ha seguito i bimbi e le maestre nelle operazioni di semina, sarchiatura e raccolta.

"Il progetto – spiega l'assessore alla Pubblica istruzione, Paolo Lizza - fa parte di quel complesso di iniziative formative che il Comune promuove o sostiene per diffondere la conoscenza e il consumo dei prodotti locali. Una pratica che, oltre a garantire la qualità degli

alimenti che consumiamo, consente di conservare il nostro territorio mettendolo a coltura e di farne conoscere le peculiarità. E intraprendere questo processo con i bimbi rappresenta il modo migliore per far crescere la consapevolezza delle nostre eccellenze e delle nostre tradizioni e rafforzare il senso di appartenenza ad una comunità che mette in atto pratiche virtuose e sostenibili e presta attenzione e cura al territorio in cui vive, considerandolo una risorsa di cui fruire con rispetto".