2020
martedì
gennaio
07

Documento di Posizione 2020 - Cittaslow Germania

Oggi viviamo in tempi difficili. Mentre la grande politica nel mondo globalizzato si occupa di guerre, armamenti, espulsioni, conflitti commerciali e molti scenari di minaccia, gli individui nei singoli territori  affrontano argomenti come il cambiamento climatico, l'estinzione di specie, la digitalizzazione, l'intelligenza artificiale o anche le ingiustizie sociali con conseguenze drammatiche come fuga e migrazione, malattie, isolamento, mancanza di prospettive sociali ed economiche.

Molti di questi problemi sono noti da tempo, ma nella protezione del clima, ad esempio, era necessaria la protesta delle nuove generazioni per rendere le persone pienamente consapevoli del significato del cambiamento climatico nella politica e nella società. Alla luce di questa situazione, cosa si deve fare per non mettere a rischio il futuro del nostro pianeta?

Sarebbe importante per la grande politica difendere costantemente pace e libertà, porre fine alle guerre e agli armamenti e creare mezzi di sostentamento ragionevoli per i popoli. Solo in pace e libertà le persone e le società possono svilupparsi e progredire.

L'obiettivo, soprattutto per le autorità locali e le città, deve essere quello di garantire e migliorare la qualità della vita dei loro cittadini. Ciò richiede un ripensamento in molti campi  del vivere civile e numerosi cambiamenti nel comportamento e negli stili di vita.

La protezione del clima e delle specie animali e vegetali, la conservazione dei nostri mezzi di sussistenza, la conservazione die patrimoni naturali e culturali, l'uso responsabile dei media digitali e l'intelligenza artificiale, che devono servire alle persone e non devono diventare indipendenti, autoreferenti o addirittura dannosi, possono essere raggiunti solo se le persone nelle loro città e comunità, sono attivamente impegnate.

Nell'ambito dell'Agenda 2030, le Nazioni Unite hanno sviluppato 17 obiettivi di sostenibilità, gli Obiettivi di sviluppo sostenibile (SDG) e hanno espresso la convinzione che lo sviluppo economico debba essere modellato in conformità con la giustizia sociale e nel quadro dei limiti ecologici. In passato vi è un primato dell'economia, al quale tutto il resto è stato subordinato.

Questo è stato molto svantaggioso per il lato ecologico e sociale. In futuro, l'economia deve essere trasformata da obiettivo esclusivo ad un mezzo che serve la società e aiuta a creare condizioni di "buon vivere" per tutte le persone. Dato l‘attuale sfruttamento eccessivo delle risorse, dovrebbe essere chiaro a tutti che la crescita economica non può essere infinita. L'Agenda 2030 si applica a tutti i paesi del mondo e tutti dovrebbero contribuire alla sua attuazione.

Grazie al loro radicamento locale e alla missione di istituto che prevede lo sviluppo locale, i comuni sono ovviamente i primi attori  per questo sul territorio. Di norma, i cittadini si identificano fortemente con il loro comune se le condizioni di gestione locale sono corrette. Ciascuno nel suo Comune  si sente a casapartecipa alla comunità e può  contribuire a  modellare la realtà. Oggi  siamo tutti più tutti consapevoli che ci devono essere regole rigide per la protezione ambientale è che le regole devono essere applicate con criterio d’urgenza se vogliamo davvero ottenere il salvataggio del clima a livello planetario. Urgono quindi decisioni necessarie, che devono essere attentamente valutate. Le decisioni dall’alto però sarebbero sbagliate: gli obiettivi devono essere frutto di decisioni condivise, risultato dell'interazione tra i diversi attori.

La felicità e la qualità della vita – inoltre - non possono essere determinate dal prodotto nazionale lordo. Non si tratta di ottenere sempre di più, sempre più velocemente, sempre più in alto, ma piuttosto di rallentare gli stili di vita, renderli più umani, di avviare una riflessione approfondita e un‘azione consapevole sull‘uso responsabile delle risorse, di introdurre di più e meglio istanze e valori come l'istruzione, la salute e l‘interazione sociale. In breve, Cittaslow intende proporre e introdurre  un modello di mondo più giusto e più umano.

La digitalizzazione e il rapido progresso tecnico dovrebbero essere riconosciuti e sfruttati come opportunità per soluzioni completamente nuove. Il modello Cittaslow – che da vent’anni  prevede uno sviluppo sostenibile delle piccole città  secondo i tre pilastri di efficienza economica, ecologia e coesione sociale -  può essere molto utile in questo processo di ripensamento complessivo.

Chiediamo quindi ai governi di lavorare per la pace e la libertà, di fornire opportunità educative di base, di investire di più nella scienza e nella ricerca, di ridurre gli ostacoli burocratici e di sostenere e promuovere più efficacemente le attività delle persone nelle città e nelle comunità.

Se riusciremo a creare una buona e giusta convivenza, specialmente con in coinvolgimento attivo delle giovani generazioni, e una migliore qualità della vita per le persone di tutte le età, non ci sarà più posto per il razzismo e il populismo. 

Carta di Posizione dalla Rete Cittaslow Germania - Coordinatore Manfred Dörr

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