2016
mercoledì
novembre
23

Consiglio Direttivo della Associazione siti Unesco

Ad Alberobello il Consiglio Direttivo della Associazione siti Unesco

Si svolgerà Il 25 novembre in Sala Consiliare, nel pomeriggio previsto incontro aperto alla cittadinanza. 

Il prossimo 25 novembre si svolgerà  ad Alberobello l’incontro tra i siti UNESCO eletti nel Consiglio Direttivo dell’Associazione Beni Italiani Patrimonio Mondiale dell’Umanità.  È la prima volta che il vertice della prestigiosa organizzazione si riunisce nella Capitale dei Trulli.  Con tale riconoscimento, il Presidente  della Associazione Siti Unesco Giacomo Bassi (Sindaco del Comune di San Gimignano) ha voluto mettere in evidenza il costante impegno dell’amministrazione alberobellese nel sostenere le politiche legate alla conservazione e valorizzazione del patrimonio.  Il Consiglio direttivo si svolgerà venerdì 25 novembre alle 11.30 presso la Sala Consiliare Gianpiero de Santis. A seguire nel pomeriggio, alle 15.30, un incontro aperto alla cittadinanza con interventi a cura del Sindaco di Barumini, Emanuele Lilliu, dal titolo “Fondazione Barumini Sistema Cultura: l’esperienza di uno sviluppo possibile replicabile” e del Direttore di Federculture Claudio Bocci.

L’esperienza del Comune di Barumini, con 1300 abitanti,  e la costituzione della sua Fondazione rappresentano una grande occasione di confronto per il Comune di Alberobello che si accinge a costituire la Fondazione di Partecipazione in un’area territoriale di 10 mila abitanti, con un patrimonio stimato di oltre 1400 trulli solo nella zona monumentale, la presenza di 5 siti Unesco, un Museo del Territorio e diversi luoghi di aggregazione cittadina.

La Fondazione Barumini nasce nel dicembre 2006 con il chiaro intento, (così come per Alberobello),  di dare una svolta alla gestione dei beni del patrimonio culturale nel territorio di Barumini a seguito dell’inserimento, nel 1997, dell’area archeologica Su Nuraxi nelle liste del Patrimonio Mondiale dell’Umanità.   Una notevole crescita della domanda culturale e turistica nel territorio, aveva imposto  elevati standard di qualità dei servizi ed una completa revisione dell’impianto gestionale in grado di tenere conto della fruizione dei beni culturali e delle potenzialità di sviluppo economico legate alla valorizzazione del patrimonio. 

Basti pensare che La Fondazione Barumini Sistema Cultura,  oltre che garantire il servizio di accompagnamento, di biglietteria, di manutenzione e custodia delle strutture affidatele, cura l’ideazione e l’attivazione di eventi, mostre, convegni, laboratori didattico-scientifici e altri tipi di manifestazione volti a valorizzare la cultura e i beni culturali. La Fondazione garantisce la gestione dell’Area Archeologica Su Nuraxi, del Polo Museale Casa Zapata e del Centro di Comunicazione e Promozione del Patrimonio Culturale Giovanni Lilliu, avvalendosi di oltre 50 dipendenti che, con vari profili professionali (archeologi, storici, architetti, operatori museali, accompagnatori turistici, manutentori, custodi e personale addetto ai servizi aggiuntivi) garantiscono l’ottimo livello qualitativo dei servizi resi, anche grazie alla loro costante formazione e specializzazione garantita attraverso corsi di aggiornamento relativi alla sfera dell’accoglienza-comunicazione, della didattica museale, dell’informatica e delle lingue straniere.

Un sistema perfettamente “replicabile”, anche ad Alberobello, secondo la visione degli amministratori locali principali sostenitori del modello di gestione proposto. Il Comune di Alberobello rappresenta una realtà viva e creativa grazie alla presenza sul territorio di numerose associazioni culturali che da sempre mettono a disposizione della collettività il loro bagaglio di competenze, saperi e soprattutto la grande passione per la terra che abitano. Il Comune di Alberobello, inoltre, può godere di un patrimonio di beni di grande valore che la rendono unica nonché simbolo della Puglia nel Mondo. Inconfutabile è il dato sul numero di visitatori  che la scelgono, in costante aumento e che nel 2015 è stato di oltre 1 milione e mezzo di persone da tutto il mondo durante tutti i mesi dell’anno. 

I due momenti saranno intervallati dalla visita nel Rione Aia  Piccola, impreziosito per l’occasione dal Museo Vivente del Trullo a cura della Associazione Arteca e dalla degustazione  di prodotti tipici locali che faranno immergere gli ospiti nella tipica atmosfera dell’800.