settembre
Festa della Pace 2023

“Tutti parlano di pace, ma nessuno educa alla pace.
A questo mondo si educa per la competizione e la competizione e l'inizio di ogni guerra.
Quando si educherà alla cooperazione e alla solidarietà quel giorno si starà educando per la pace”
(M. Montessori)
C’è stato un tempo in cui molti uomini e donne avevano timore della guerra. Per questo s’impegnavano per la pace. Era un lavoro continuo, diffuso, serio. Le cose da fare erano tante. I problemi da affrontare erano enormi. Ma il loro slogan era “Prima di tutto la pace”.
Sapevano che la pace era “la precondizione necessaria” per fare tutto il resto. Col passare del tempo, la memoria della guerra è stata rimossa, le priorità sono cambiate e l’illusione della pace “acquisita per sempre” ha spento ogni attenzione e impegno. Con l’invasione russa dell’Ucraina, l’amara realtà è riemersa con tutto il suo carico di orrori e angosce. La “pace” è finita.
Dopo anni di incuria, la guerra ha rotto gli argini infragiliti e dilaga dappertutto. Siamo già tutti coinvolti. Ma menzogne e convenienze continuano a nascondere la realtà e le sue catastrofiche conseguenze. Così, anziché recuperare “il senso del pericolo imminente” e innalzare le difese, continuiamo ad illuderci di “essere al sicuro”. Quando Papa Francesco parla in modo angosciato della “terza guerra mondiale” pensiamo che stia esagerando. Eppure lo scontro globale sta andando fuori controllo e ciò che ancora riteniamo “impossibile” sta diventando sempre più “probabile”.
Il peggio –purtroppo- deve ancora venire. Cosa possiamo fare per scongiurarlo? Come possiamo accrescere oggi un diffuso senso di consapevolezza e di responsabilità? Come possiamo suscitare un nuovo e più esteso impegno per fermare la guerra?
L’impegno contro la guerra deve sempre essere accompagnato dalla volontà di costruire la pace. Non una pace qualsiasi. Non più la pace “negativa”, miseramente ridotta al contrario della guerra. Ma la pace “positiva”, fondata, come scrisse 60 anni fa San Giovanni XXIII, sulla verità, sulla giustizia, sulla carità e sulla libertà ovvero sul riconoscimento del primato universale dei diritti umani.
Siamo entrati nel tempo in cui la natura ci sta facendo pagare il conto di tutti gli abusi che le abbiamo inferto, la guerra e la corsa al riarmo ci stanno impoverendo, la bomba dell’economia dell’ingiustizia e dello sfruttamento sta facendo esplodere le disuguaglianze, centinaia di milioni di persone sono costrette a fuggire dalla miseria e dalla guerra, l’intelligenza artificiale sta aprendo prospettive manipolatorie da incubo.
Per affrontare tutte queste grandi sfide abbiamo bisogno di formare “un nuovo movimento di pace”. Un movimento fatto di persone che non si stancano mai di chiedere e invocare la pace, ma che, allo stesso tempo, s’impegnano a “farla”. Fare la pace vuol dire espellere la violenza dalle relazioni con gli altri e sviluppare la nostra capacità di cura reciproca per costruire una società e una economia della fraternità. Qual è la nostra idea di pace? Quella negativa o quella positiva? Siamo disposti a “fare pace in tempo di guerra”? Cosa possiamo fare meglio assieme?
ORGANIZZATORE: Comune di Pellegrino Parmense
PARTNER: Centro di Ateneo per i Diritti Umani “Antonio Papisca” e Cattedra Unesco “Diritti Umani, Democrazia e Pace” dell’Università di Padova, Regione Emilia Romagna, Provincia di Parma, Comune di Parma, Università di Parma, Tavola della Pace, Casa della Pace di Parma, Rete delle Scuole per la Pace e l’Accoglienza di Parma, Coordinamento Nazionale Enti Locali per la Pace e i Diritti Umani, Forum Solidarietà Csv, Rete delle Università Italiane per la Pace, Cittaslow International
COSA
Tre giorni tra Parma e Pellegrino Parmense per affrontare assieme i problemi posti dalla guerra che sta sconvolgendo le nostre vite, l’Europa e tante altre parti del mondo, per capire cosa possiamo fare per costruire la pace e per approfondire le tante dimensioni della pace: politica, ambiente, economia, disarmo, informazione, religione...
QUANDO
GIOVEDÌ 14 SETTEMBRE
PARMA | GIOVEDÌ 14 SETTEMBRE, ORE 16-18 - Camera di San Paolo, strada Melloni 4
GIOVANI COSTRUTTORI DI PACE
Il Patto di Assisi a Parma - Incontro di formazione e riflessione pedagogica dei docenti della provincia di Parma impegnati nell’educazione civica, alla pace e alla cura.
Educare alla pace è difficile ma sempre più urgente. Le sfide poste dalla crisi e da un mondo in rapida trasformazione richiedono nuovi investimenti, nuove energie, nuove competenze, abilità e comportamenti coerenti. Per questo è necessario unire le forze e sviluppare una nuova “alleanza pedagogica” di tutti i soggetti responsabili.
PARMA | GIOVEDÌ 14 SETTEMBRE, ORE 18 - Camera di San Paolo, strada Melloni 4
LA POLITICA È PACE
Mentre la guerra con i suoi orrori produce come conseguenza anche una paralisi del pensiero, la pace supera le contrapposizioni amico-nemico, le logiche belliche della contrapposizione tribale e questo disinnesca la violenza.
introduzione
Michele Guerra (Sindaco di Parma)
Alberto Canepari (Sindaco di Pellegrino P.se)
Coordina Marco Gallicani
Giuseppe Civati: la pace è politica
Giuliano Battiston: l’antipolitica della guerra
Eleonora Camilli: le parole della pace e quelle della guerra
VENERDÌ 15 SETTEMBRE
PELLEGRINO P.SE | VENERDÌ 15 SETTEMBRE, ORE 10.30-19.30 - Auditorium Costerbosa
FERMARE LA GUERRA, COSTRUIRE LA PACE
SEMINARIO DI RIFLESSIONE E PROPOSTA ALLA SCUOLA DI ANTONIO PAPISCA
10:30 - 13:30 prima sessione: idee per fermare la guerra
Alberto Canepari, Sindaco di Pellegrino Parmense
Daria Jacopozzi, Assessore alla pace del Comune di Parma
Marco Gallicani, Comitato promotore “Festa della Pace”
Flavio Lotti, Coordinatore della Marcia PerugiAssisi della Pace e della Fraternità
Guido Barbera, Presidente Cipsi
Francesco Cavalli, Direttore Generale Gruppo Editoriale Icaro Communication
Silvana Amati, Presidente Onorario del Coordinamento Nazionale degli Enti Locali per la Pace e i Diritti Umani
Piero Piraccini, Centro Pace di Cesena
Monchef Chaibi, dottorando di ricerca, Centro di Ateneo per i Diritti Umani “Antonio Papisca”
15:00 - 18:00 seconda sessione: idee per costruire la pace
Marco Mascia, Presidente del Centro di Ateneo per i Diritti Umani “Antonio Papisca” e della Cattedra UNESCO Diritti Umani, Democrazia e Pace” dell’Università di Padova, Coordinatore della Rete Nazionale delle Università per la Pace
Mario Galasso, Direttore della Caritas dell’Emilia Romagna
Aluisi Tosolini, Coordinatore della Rete Nazionale delle Scuole di Pace
Gabriella Stramaccioni, già Garante dei diritti delle persone private della libertà personale di Roma Capitale
Andrea Ferrari, Presidente del Coordinamento Nazionale degli Enti Locali per la Pace e i Diritti Umani
Randa Harb, Amelia Rossi, Elena Belia, Mariam Bouchraa Comitato promotore Marcia PerugiAssisi della Pace e della Fraternità
Matteo Cingottini, Chiara Gugliemino, Maria Thereza Fernandes De Aguiar Pereira, Beatriz Ribeiro Da Silva, Loriana Torrisi, Sofia Vanzan, giovani in servizio civile
18.30 sessione finale
In memoria di Antonio Papisca - Proiezione del docufilm “La pace non è il suo nome” La storia dei primi 40 anni del Centro Diritti Umani dell’Università di Padova fondato dal prof. Antonio Papisca
19.30: chiusura dei lavori del Seminario
SABATO 16 SETTEMBRE
PELLEGRINO P.SE | SABATO 16 SETTEMBRE, ORE 10.00
MARCIA DELLA PACE E DEI DIRITTI UMANI
Partenza da Pellegrino per Mariano lungo il sentiero delle bandiere della pace, con cartelli e disegni a cura dei ragazzi delle scuole di Pellegrino. (cammino lungo un sentiero sterrato panoramico di 4,5 km)
A seguire discorsi istituzionali della autorità presenti presso la Chiesa di Mariano, dove insiste la targa di ricordo in onore al prof. Antonio Papisca.
Pranzo a cura del circolo di Mariano e Festa nel prato con concerto dei Meganoidi
ore 16.30/17.00 termine della festa