2015
settembre
25/27

Orvieto (TR) - Biennale dell'Eresia

Orvieto

#EreticoFuturo
Tre giorni di full immersion nell'innovazione digitale e di approfondimenti sul perché L'Umbria ed in generale le Aree Interne del Paese sono asset strategici per un modello di sviluppo sostenibile e duraturo dei nostri territori. Makers, artigiani, professionisti, agricoltori, imprese e cittadini si ritroveranno nelle sale dei più prestigiosi Palazzi storici Orvietani (Palazzo dei Sette, Chiostro di San Giovanni, Palazzo Negroni, Chiostro di San Francesco) per conoscere i nuovi strumenti digitali che stanno rivoluzionando la manifattura ed i modi di produzione e che vedono artigiani ed agricoltori come elemento centrale di questo processo di innovazione.

Tre giorni intensi in cui verranno affrontati in modo integrato ed interdisciplinare i temi che ruotano intorno all'introduzione delle tecnologie digitali nelle produzioni tradizionali dell'agricoltura e dell'artigianato. E' un tema apparentemente semplice di cui si dibatte da molto, #ereticofuturo vuole affrontarlo con una visione "altra" rispetto al percorso classico a cui siamo abituati. Da qui nasce il pensiero eretico che anima l'evento, se continuiamo sempre a fare le stesse cose con le stesse persone e gli stessi metodi avremo sempre gli stessi risultati.

Gli innovatori sono gli eretici moderni, saranno presenti circa 50 esperienze ed aziende nazionali ed internazionali che hanno realizzato prodotti e/o servizi innovativi nei campi dell'Internet delle Cose, la Domotica, la Manifattura Digitale, le competenze digitali. Di mattina i laboratori dell'inversione, il pomeriggio i work shop della creatività e le conversazioni sull'eresia. Una continua altalena fra il futuro del pensiero anomalo e le sue matrici storiche e geografiche con esposizione di documenti di interesse storico-paesaggistico ed un'area dedicata a prodotti enogastronomici tipici.

La coppia Giordano Bruno e Galileo Galilei come simboli dei due stili di eresia: l'eversione del pensiero che si consuma nella sua testimonianza, da una parte e dall'altra Galilei con la sofferente e avvertita necessità di piegarsi nelle forme per far emergere la sostanza dei contenuti. Alla Biblioteca L.Fumi esposizione della copia originale del Sidereus Nuncius di Galileo Galilei

Lavoriamo per fare in modo che l'Umbria e Orvieto diventino terminale e cabina di regia di un gioco degli specchi per catturare, tramite connessioni video, testimonianze, performance e opinioni di grandi eretici del nostro tempo per declinare sul territorio concreti case history di innovazione e di cittadinanza. Tre giorni in cui Orvieto diventa il centro dell'innovazione sociale per dimostrare che la tecnologia e le competenze digitali sono al servizio della qualità della vita e che la città che è in grado di trasformarsi continuamente è anche in grado di generare continuamente creatività e di governare consapevolmente il proprio futuro.

#ereticofuturo è organizzato in capitoli verticali, che declinano la complessità dei sensi umani (gusto, ragione, estetica, dialettica, relazione) su tre capisaldi di riferimento

L'eresia della Bellezza
forma e design diventano linguaggi esclusivi, capaci di contaminare non solo le tradizionali categorie della moda o dell'arredamento, ma di generare software e algoritmi, condizionando pensieri e linguaggi. L'eccezione Italiana, la bellezza come fabbrica, la fabbrica come bellezza, da Olivetti all'Expo; Exibition delle industrie Belle: mostra delle armonie che diventano produzioni Workshop:la bellezza come linguaggio

L'eresia della Decisione
governance e consolidamento del consenso, forzano i tradizionali ordini organizzativi verso ambiti dove sono le differenze e non piùン le omogenitàˆ a produrre azione e decisione. La velocità è il messaggio della decisione, la partecipazione la sua eresia.

L'eresia della Fabbricazione
il superamento del modello neoclassico e le tecnologie digitali invertono l'ordine tradizionale del potere verso paradigmi in cui le idee e la capacità di condividerle sono le risorse scarse necessarie allo sviluppo. La disubbidienza del fare e la ricchezza della condivisione.