FESTA DI SANT'ANTONIO 2017: PIANTIAMO UN OLMO ALL'”OLMO” GIOCHIAMO INSIEMEgiochi antichi e moderni per bambini di tutte le età
Anche quest'anno il Comitato Festeggiamenti di Sant'Antonio che opera grazie al contributo di tanti volontari orvietani, propone un ricco calendario di iniziative che per sei giorni animeranno strade, vicoli e piazze nell'intero quartiere medievale tra San Giovenale e San Giovanni. La novità per così dire dell'edizione 2017 della Festa di Sant'Antonio sarà la centralità del Giardino della Chiesa di San Giovenale, riportato alla bellezza originaria e alla fruizione collettiva con il lavoro dei membri del Comitato e l'indispensabile benedizione di Don Enrico.
I programmi religioso e civile si intrecceranno all'insegna dell'armonia e della devozione a Sant'Antonio, un santo “dotto” ma al contempo molto popolare. Nato a Lisbona in Portogallo, è ricordato come uomo di profonda cultura e fede, appartenente all'Ordine dei Frati Minori. Per questo ebbe tra l'altro l'opportunità di incontrare e ascoltare di persona San Francesco nella Pentecoste del 1221, ad Assisi, durante il Capitolo delle Stuoie.
Il programma
Inizia il Programma religioso con la funzione del Triduo di predicazione Giovedì 8 Giugno alle 18, seguito alla stessa ora Venerdì e Sabato in chiesa a San Giovenale.
Venerdì 9 Giugno alle 21,30 al Giardino parrocchiale, la Compagnia La Batreccola si esibisce nello spettacolo teatrale “Si fa presto a dire “mi sposo””.
Sabato 10 Giugno CENA TRADIZIONALE IN GIARDINO, presso il Giardino parrocchiale di San Giovenale(per informazioni e prenotazioni: 3400549998 o 3937817352.
A seguire una speciale serata con Andrea Brugnera che presenterà “La Leggenda di San Giuliano”, narrazione poetica ispirata alla leggenda aurea di Jacopo Da Varagine.
Dalle 22 serata in musica con “Patrizio Dominici”.
Domenica 11 Giugno la SANTA MESSA a San Giovenale alle 11 con la partecipazione dei portatori di Sant'Antonio e dei membri del Comitato, e poi di nuovo la Messa serale alle 18.
Dalle ore 16,30 GIOCHIAMO INSIEME in giardino: giochi in corda, col Cai Speleo di Orvieto, saltando la corda o al tiro alla fune, giochi con l'argilla della Fornace L.Bernasconi di Castelviscardo, giochi con la palla, a calcetto, palla nome, avvelenata, tre palle e un soldo, giochi con i colori, per colorare i vasi di coccio e dipingere, giochi con la carta realizzando fiori, con il vimini facendo cestini, e non da ultima, con la musica dell'organetto.
Gelato per tutti i bambini. Da non mancare sempre Domenica 11 Giugno 2017 ore 19,30, PIANTIAMO UN OLMO ALL'”OLMO”: al Giardino parrocchiale di San Giovenale verrà piantato simbolicamente un albero di olmo. “Quando si pianta un albero si compie un rito che ci collega alle future generazioni, si scommette su un futuro di prosperità e pace, si condivide un progetto che parte oggi ma ci auguriamo non abbia mai fine. - affermano al Comitato - E quando quest'albero è un olmo, e lo si mette a dimora simbolicamente nel Quartiere dell'Olmo ad Orvieto, abbiamo di che rallegrarci. Da secoli l'olmo, grazie al “matrimonio naturale con la vite”, è entrato per estensione a far parte della simbologia cristiana. Nel 1494 al calare di Carlo VIII in Italia, Orvieto riorganizzò i quartieri a scopo difensivo e da San Giovanni e San Giovenale nacque l'Olmo, a protezione della città intera. Oggi l'olmo troneggia nello stemma del quartiere che ne va assai fiero: ripiantiamo l'olmo all'Olmo!”.
Alla sera di Domenica alle 21 si svolgerà la tradizionale e toccante PROCESSIONE con l'immagine del Santo portata a spalla per le vie, tra le più scoscese di Orvieto, illuminate per l'occasione da luci e candele votive. La Banda della città di Orvieto, la Filarmonica “L.Mancinelli”, allieterà l'incedere del santo corteo con le sue note. Dalle 22 serata in musica con “Patrizio Dominici”.
Per informazioni: Presidente Comitato Festeggiamenti S.Antonio , Ivano Pimponi pimponi.ivano@libero.it tel. 3400549998
“Tra i rami dei grandi alberi mi sono arrampicato per guardare il cielo…con la loro frutta mi sono sfamato, con il loro legno mi sono riscaldato: a loro devo la mia vita…” (Mario Rigoni Stern)