Festeggiamo il Settembre Castellano con prudenza, rispetto e responsabilità
Il Settembre Castellano 2020 apre ufficialmente i battenti con la tradizionale conferenza stampa indetta dall’Amministrazione comunale di Castel San Pietro Terme alla presenza del sindaco Fausto Tinti, affiancato da Raimonda Raggi presidente dell’associazione turistisca Pro Loco, Stefano Iseppi amministratore delegato delle Terme di Castel San Pietro e Giancarlo Naldi direttore dell’Osservatorio Nazionale Miele.
«Il Settembre Castellano va festeggiato – afferma il sindaco Fausto Tinti -, e va festeggiato con prudenza, rispetto e responsabilità verso il bene comune. E’ una scelta che abbiamo fatto, con le necessarie limitazioni e con un programma sobrio, per tenere insieme la comunità. Perché il Settembre Castellano fa parte della nostra identità, è ritrovarsi, è avere relazioni positive e semplici, è vedersi e rivedersi, è sentirsi vicini per appartenenza e per amicizia. Nel manifesto abbiamo raffigurato cinque petali che riassumono i principali elementi della festa: il centro storico, il miele e il castrato che sono le nostre specialità e icone enogastronomiche, le Terme, e la Carrera, che quest’anno potremo solo celebrare e ricordare con mostre e iniziative».
«C’è un filo che lega il programma: sarà la festa degli eventi che portiamo avanti da tanti anni e rappresenterà di tutto ciò che Castel San Pietro può offrire – spiega la presidente di Pro Loco Raimonda Raggi -. Nelle date in cui negli anni scorsi si tenevano gli eventi principali, abbiamo inserito delle iniziative, sempre nel rispetto delle norme ed evitando gli assembramenti. Nel primo weekend, domenica 5 ricorderemo Varignana di Notte con una visita guidata al borgo collinare, mentre a Castello ci sarà la Festa delle Terme. Il venerdì faremo visite guidate particolari nel centro storico, nel pomeriggio per valorizzare le botteghe storiche, il commercio e l’enogastronomia e in orario serale “Castel San Pietro a luci rosse” che racconterà il borgo com’era all’inizio del ‘900 con le trattorie e i locali dove al piano terra la ristorazione aveva il suo clou, mentre al piano di sopra c’erano le camere. Vito sarà il nostro testimonial per il castrato, innanzitutto la braciola come nostra tipicità, ma non solo. In piazza nei quattro fine settimana ci sarà uno stand per la degustazione e l’asporto del castrato, preparato in diversi modi. In più ci saranno raduni di auto e moto d’epoca. Il secondo weekend ricorderà la Carrera e la festa della città con l’esposizione di carrere antiche e moderne e sarà presente anche Onda Solare. Ci saranno mostre dei nostri artisti Leonardo Ottoni e Eros Mariani e in piazza il festival Vari.china (che gli anni scorsi si teneva a Varignana), con presentazione di fumetti d’autore dedicati alla nostra realtà. Inoltre domenica 13 incontri con Vito e i ristoratori e la sera in piazza il concerto “Vacci” con i Doctor Life, con i nostri medici sul palcoscenico, la partecipazione di Giorgio Comaschi e Simona Vezzali e special guest Andrea Innesto al sax. Il terzo weekend sarà dedicato come sempre alla Fiera del miele e il quarto a passeggiate, eventi, mostre e a Osteria sul lago in festa».
«Durante il Settembre Castellano recupereremo il tema della mobilità sostenibile attraverso le e-bike – aggiunge il sindaco Tinti -, tema che, accanto a quelli tradizionali del cibo e del vino, avrebbe dovuto caratterizzare la manifestazione Very Slow, che non si è potuta tenere nella primavera scorsa. Ci saranno quindi “Slow Tours”, visite al territorio in chiave sportiva, naturalistica, enogastronomica e culturale».
«Le Terme hanno aderito con entusiasmo alle proposte di Amministrazione e Pro Loco - sottolinea Stefano Iseppi -. Le nostre sono Terme di prevenzione e salute, e le cure rafforzano le difese dell’apparato respiratorio in vista dell’inverno. Con la Festa delle Terme del 5 settembre proponiamo una giornata di apertura con momenti di svago per bambini e adulti nel parco e nello stabilimento, con esposizione di auto d’epoca, momenti musicali al bar delle Terme e a Gastarea, l’apertura delle piscine termali e dei percorsi vascolari su prenotazione. In serata due repliche dello spettacolo delle Fontane Danzanti con getti di acqua termale, luci e musica, che negli anni scorsi è stato apprezzato da oltre un migliaio di spettatori e che quest’anno faremo su prenotazione e con posti assegnati per un massimo 250 persone a replica».
«L’evento delle Terme è organizzato in accordo con la Città Metropolitana – precisa il sindaco Tinti – e si tiene con la collaborazione dei locali ed esercizi di viale Terme, rinnovando una partnership già sperimentata gli anni scorsi in giugno e luglio, per creare un unicum con gli spettacoli e le iniziative del centro storico, con la finalità di spostare l’asse della festa e per far vivere questo bellissimo viale».
«Anche l’Osservatorio non si ferma – afferma Giancarlo Naldi – con le sue manifestazioni di livello nazionale che sono intimamente legate a Castel San Pietro Terme. Quest’anno è tutto molto complicato, ma ce la faremo! Abbiamo già ricevuto oltre 1200 mieli per il concorso Tre Gocce d’Oro, che quest’anno giunge alla 40° edizione. E’ un record di partecipazione, nonostante la scarsa produzione di miele d’acacia e mieli primaverili, e la restrizione delle iscrizioni ai soli apicoltori con partita Iva. Nel weekend del 5 settembre saremo al Centro Artemide con 70 sommelier del miele che assaggeranno i mieli in sicurezza e faranno corsi di aggiornamento. Nel terzo fine settimana ci saranno la Fiera, sempre nel rispetto delle norme, e i seminari al Cassero che si potranno seguire anche in videoconferenza. In più quest’anno abbiamo organizzato il concorso “Un piatto al miele” per coinvolgere e valorizzare i ristoratori del territorio che si impegneranno a creare piatti al miele da lasciare nel loro menù per almeno un mese. Saranno giudicati da una giuria d’eccezione che comprende la chef stellata Cristtna Bowerman (che in questa occasione donerà una sua ricetta alla città), Vito, Patrizio Roversi e la conduttrice televisiva Tessa Gelisio. Invitiamo i ristoratori ad ispirarsi alla cultura gastronomica bolognese che per prima scoprì l’agrodolce e iniziò a mettere insieme la cucina povera con quella ricca e quella curiale. Sabato 19 ci sarà una serata che ricorderà con diverse testimonianze le origini e la storia del concorso a partire da Giulio Piana a cui fu intitolato nel 1981, e racconterà l’evoluzione del settore dell’Osservatorio con una piece teatrale. Infine domenica 20 la consegna dei riconoscimenti in piazza».