Salorno

Salorno (Salurn in tedesco) è un comune di 3.530 abitanti della Provincia Autonoma di Bolzano, Regione Trentino-Alto Adige, situato in Bassa Atesina (Bozner Unterland). Salorno confina con 10 Comuni limitrofi: Capriana (TN), Cembra (TN), Cortina sulla Strada del Vino (BZ), Comune di Altavalle (una fusione dei comuni Faver, Grauno, Grumes, Valda)(TN), Egna (BZ), Giovo (TN), Magrè sulla Strada del Vino (BZ), Mezzocorona (TN), Montagna (BZ), Roverè della Luna (TN). 

Il toponimo è attestato come Salurnis nella seconda metà dell'VIII secolo, come Salurne nel 1184-1186 e come Salurn nel 1288 e deriva probabilmente da un tema preromano sala col significato di "palude". Un'altra possibile teoria fa derivare il nome di questo paese da "Solis Urnae", tomba del sole. Questa tesi è avvalorata dal fatto che effettivamente Salorno vede il sole molto raramente d'inverno. 

Lo stemma è costituito da una pila azzurra, su sfondo argento, e da un capo azzurro. È l'insegna dei Signori di Graland che possedevano il villaggio nel XIII secolo. Lo stemma è stato adottato nel 1971.

Salorno è stata costruita su un conoide per eludere le alluvioni del fiume Adige (Etsch), che portava le sue acque a coprire tutta la valle. È stato possibile abbassare questo pericolo e sfruttare il terreno per l’agricoltura tramite la regolamentazione del fiume e la bonifica del territorio. 

Nei pressi del paese, dove la valle del Adige si restringe, si forma la Chiusa di Salorno (Salurner Klause). Negli ultimi due secoli la chiusa ha costituito una barriera simbolica tra la parte germanofona e italofona (oggi Trentino/Welschtirol) del Tirolo storico e viene tradizionalmente considerata il confine linguistico tra l'area di lingua germanica e quella di lingua italiana.

Oltre al fiume, Salorno è caratterizzata dalla cascata del rio Tigia, diversi fossi e dal biotopo “Paludél”. L’area del territorio comunale si estende dalla pianura che è caratterizzata soprattutto da meleti e vigneti, fino alle montagne “Geier” e “Madrutta”, coperte da boschi e maggiormente situate nel Parco naturale Monte Corno. Salorno è composta da tre livelli: il paese a 224 m s.l.m. e sulle pendici a nordest si trovano le frazioni Pochi (Buchholz) a 565 m s.l.m. e Cauria (Gfrill) a 1.330 m s.l.m. Le due frazioni significano rispettivamente "faggeto" (Buche appunto in tedesco) e "stalla per capre" (caprile in latino). 

Salorno fa parte della Strada del Vino, uno dei percorsi più antichi del vino in Italia, che con una lunghezza di 70 km costituisce l'84 % dei vigneti in Alto Adige.

Il clima è caratterizzato da inverni freddi e umidi con pioggia e neve e da estati caldi e secchi. 

Storia
La storia di Salorno è strettamente collegata alle acque della montagna e della pianura. Nel passato Salorno era conosciuta come luogo posto su canali e ha una storia importante come luogo di sosta per i viaggi sia sulla strada che sul fiume; dal Nord della Germania verso l'Italia, di preciso Venezia, come lo dimostrano le tante locande, i libri in archivio e le foto di quei tempi. Ancora oggi contiamo 10 fontane dislocate nel paese. 

Salorno faceva anticamente parte della diocesi di Trento, ma sin dal Duecento i Conti del Tirolo ottennero il controllo del borgo. È del 1403 l'importante Weistum (statuto di regola) che definisce i diritti della comunità verso il potere asburgico, redatto interamente in lingua tedesca.

La ricchezza dei vari traffici commerciali e la tradizionale produzione del vino diedero impulso ad una grande attività edilizia. In quel periodo architetti e artisti più o meno noti vennero chiamati per ricostruire la chiesa parrocchiale e sistemare i bei palazzi che sorgono lungo le vie principali. Non è chiaro perché a Salorno, più che in ogni altro paese del Tirolo, si siano stabilite così tante famiglie nobili che costruirono più di 13 residenze e palazzi nel paese (vedi in dettaglio http://www.comune.salorno.bz.it/system/web/zusatzseite.aspx?sprache=3&me...). L’accentuato dinamismo e la floridezza economica del paese nel corso del XVIII sec. si rifletté sulla capacità di ricezione alberghiera: numerose erano le locande e gli alberghi dislocati lungo la via Trento e moltissimi furono i principi, nobili, religiosi, gli artisti e gli intellettuali, che sostarono presso gli alberghi di Salorno (Leopoldo II, Massimiliano di Baviera, Napoleone, Martin Lutero, i pittori Albrecht Dürer e Ludwig Richter). La costruzione della ferrovia (1858) determinò una radicale diminuzione degli ospiti e quindi la decadenza degli alberghi storici del paese.

Fino alla Prima Guerra Mondiale Salorno fece parte dell'Impero austro-ungarico, in seguito alla vittoria italiana suggellata dal Trattato di Saint-Germain-en-Laye venne annesso al Regno d'Italia.

Durante il Ventennio fascista il comune di Salorno fu aggregato alla Provincia di Trento, assieme a tutta la Bassa Atesina, per facilitarne l'italianizzazione. L'uso del tedesco in pubblico e il suo insegnamento vennero vietati, ma la minoranza di lingua tedesca si organizzò istituendo classi clandestine in cui si insegnava la lingua tedesca (le cosiddette Katakombenschulen): l’avvocato Dr. Josef Noldin era tra i principali organizzatori e fu per questo deportato dal governo fascista sull'isola di Lipari, dove morì a causa di una polmonite. Oggi la sua casa di nascita nel centro storico di Salorno è un Ostello della gioventù e luogo di incontro e scambiamento di tutte le lingue del mondo. La struttura (http://www.noldinhaus.org/it/) è adatta per il soggiorno di gruppi scolastici o organizzazioni giovanili, ma anche per famiglie e altri passeggeri come ciclisti ed escursionisti. Si possono anche organizzare seminari, corsi di computer, gite scolastiche o riunioni e manifestazioni come feste e compleanni.

Nel 1948 Salorno passò alla Provincia di Bolzano secondo quanto stabilito dal primo statuto d'autonomia del Trentino-Alto Adige, vista anche la volontà manifestata dalla popolazione di lingua tedesca della Bassa Atesina.

Luoghi di interesse 

Haderburg, il castello di Salorno. 
La fortezza Haderburg è il luogo in cui recita la saga “La vecchia cantina di vini vicino a Salorno”, contenuta nella raccolta Deutsche Sagen (saghe tedesche) dei Fratelli Grimm (primo volume, saga numero 15).
Il castello risale al XIII secolo e la struttura originaria ha subito modifiche, ampliamenti e rifacimenti nel corso del tempo. La fortificazione si estende su due pinnacoli rocciosi, staccati dal monte Gaier e collegati fra loro da camminamenti e da un ponte levatoio. Il Castello non presentava attrattive dal punto di vista abitativo e nel corso del tempo è passato in feudo a varie famiglie nobili, tra cui le prime furono i Ropreti di Salorno e i Gralandi. Il suo carattere precipuamente strategico fu accentuato dai vasti lavori intrapresi da Massimiliano d’Asburgo nel 1504, per adeguare la fortezza alle nuove tecniche militari introdotte dalle armi da fuoco. Dopo tali interventi incominciò la lenta e inarrestabile decadenza del maniero, acquistato dal conte veneziano Zenobio nel 1648 e attualmente di proprietà del Barone Ernesto Rubin de Cervin Zenobio Albrizzi. Dopo essere stato in uno stato grezzo, tra il 2001 e il 2003 l'attuale proprietario, ha effettuato un restauro del castello, che è stato possibile anche grazie all'aiuto economico della Provincia Autonoma di Bolzano ed il sostegno della Fondazione Cassa di Risparmio di Bolzano. 

Oggi il castello è raggiungibile a piedi in una ventina di minuti dal paese di Salorno lungo una comoda stradina forestale chiamata “Sentiero delle Visoni”. Durante il periodo estivo all'interno del castello si trova una mescita medioevale e vengono organizzati diversi concerti e serate a tema culturali (vedi anche http://www.haderburgschenke.com/it/).

La Cascata ed il sentiero delle “Scalette”
Il rio Tigia precipita in valle con un’imponente cascata alta 68 metri che rende unico il paese. Qui era il posto dove gli abitanti preistorici potevano utilizzare l’acqua del rio con canalizzazioni per i loro bisogni quotidiani. All’inizio il rio attraversava il rione di Gries a sud del paese e successivamente il corso venne deviato a monte dell’abitato in direzione nord. 

Da notare anche il ponte di legno che fu costruito per la prima volta negli anni attorno al cinquecento. Appena attraversato questo si inerpica un erto sentiero, chiamato “scalette”, proprio perché caratterizzato da una serie di numerosi gradoni scavati nella roccia o costruiti con il cemento, che facilitano l’ascesa. Benché ripida, la salita viene agevolata da solidi corrimano che permettono in pochi minuti di raggiungere senza troppa fatica il piccolo spiazzo panoramico detto “al palon”, dal quale si può ammirare un’ampia zona dell’abitato di Salorno e tutta la valle verso sud. Proseguendo si raggiunge un bivio che andando a sinistra si può arrivare fino a Pochi; prendendo invece la direzione a destra si possono raggiungere i masi Pomarolli e Salamon, salire il monte Geier, oppure raggiungere il rifugio Sauch e arrivare in val di Cembra e al lago Santo.

Il Parco Naturale Monte Corno
Una grande varietà di habitat boschivi copre circa il 90 % di questo „parco dei boschi”, come viene spesso chiamato il Parco naturale Monte Corno. Esso non si caratterizza come altre aree per la presenza di erte guglie e pinnacoli ma per la sua notevole biodiversità vegetale ed animale; di tutti i parchi naturali dell’Alto Adige vanta la flora e la fauna maggiormente varie. 

Il Parco, che comprende parte dei Comuni di Salorno, Egna, Montagna, Trodena e Anterivo, è un interessante e complesso ecosistema che, geologicamente, comprende sia il porfirico che il dolomitico. Dal punto di vista vegetazionale offre un “menù di specie” che è il più ricco fra tutti i parchi naturali presenti in provincia di Bolzano. I suoi 6.660 ettari di territorio sono stati posti sotto tutela nel 1981.

Dalle cespugliose e calde fiancate a ceduo del fondovalle si passa al fresco bosco misto di mezza montagna (faggio, tasso, castagno, abete bianco e rossi, pino silvestre) che, specie in autunno, allieta il paesaggio con un “cocktail” di colori veramente incantevole. Più in alto prevalgono il larice, l’abete rosso e bianco, la betulla, il pioppo tremulo e altre specie pioniere.

Ma l’originalità del Parco sta soprattutto nella miriade di fiori che si possono ammirare, alcuni dei quali figurano da tempo negli elenchi delle piante rare e in via di estinzione. Ad arricchire ulteriormente il naturale paesaggio alpino contribuiscono pure le torbiere di alta quota e gli stagni (lago Bianco, lago Nero, Palù Longa) che rappresentano un habitat naturale di inestimabile valore, indispensabile per la sopravvivenza di determinate specie di piante e animali.

Ecco quindi che il Parco Naturale Monte Corno si presenta come una “fucina naturalistica” ideale per osservazioni, ricerche naturalistiche e per interessanti passeggiate lungo strade forestali e sentieri in un ambiente ancora integro e pulito, al riparo dal caos delle grandi correnti del moderno turismo di massa.

Il giardino delle sculture
Si tratta di uno spazio espositivo in mezzo alla natura nella frazione Pochi, dove è possibile ammirare ben 560 opere bronzee o marmoree dell’artista Sieglinde Tatz-Borgogno.

Libertà ed armonia, arte e natura: la location naturale permette al visitatore di apprezzare le opere artistiche da una prospettiva insolita rispetto alle classiche luci di un museo. Le emozioni, che si colgono, sono uniche e particolari.

Escursioni in montagna

Sentiero Dürer
Nel 1494 il pittore tedesco Albrecht Dürer fece il suo primo viaggio in Italia, per recarsi a Venezia. In seguito alla documentata alluvione, dopo aver probabilmente sostato al "Klösterle" di San Floriano presso Egna (costruito nel XII secolo e legato alla accoglienza dei viandanti) dalla piazza di Laghetti deviò lungo il sentiero per Pochi.

Superata la forra del rio Lauco attraversò il ponte detto "romano", attraversò Pochi, salì fino al passo del Sauch (m. 915), proseguì per il lago Santo (m. 1200) e scese a Cembra, Faver, Castello di Segonzano (nei luoghi dove eseguì i famosi acquarelli) fino ad arrivare alle Piramidi di Segonzano. Questo percorso storico, conosciuto oggi come "il sentiero del Dürer" fa rivivere, a chi lo percorre, le emozionanti scoperte paesaggistiche dei viandanti di un tempo.

Sentiero europeo E5 - 8. tappa da Cauria fino a Cembra
Da Cauria si cammina sul sentiero europeo E5 attraverso il confine fino in Trentino. Si attraversano il rifugio Potzmauer e la Bait dei Tinoti e proseguendo lungo la cresta si arriva fino al Lago Santo. Qui deviando a sinistra e seguendo il segnavia in discesa si raggiunge la val di Cembra.

Altri possibili escursioni ed Escursioni guidate

  • Salorno – Pochi – Cauria
  • Salorno – Monte Geier – Lago Santo o Rifugio Sauch
  • Cauria – Monte Madrutta 
  • Cauria – Malga Corno e/o Monte Corno
  • Cauria – Lago Santo e/o Rifugio Sauch
  • Cauria – Comuni dell’Alta Valle

Escursioni guidate: http://www.comune.salorno.bz.it/system/web/news.aspx?detailonr=224948963...

Cultura e Sport 
I paesani di Salorno sono persone interessate a tante attività culturali e sportivi. Questo dimostra il fatto che a Salorno è possibile svolgere diversi tipi di sport (calcio, volleyball, broomball, tennis, arrampicata e boulder, trekking, ciclismo, arti marziali, danza classica e artistica, Zumba, pesistica, nuoto) anche tramite le associazioni USD Salorno, Volleyball, Yoseikan Budo, Sciclub, Broomball, Tennisclub, AVS e CAI Salorno.

Nell’ambito culturale è possibile imparare a suonare uno strumento presso la scuola musicale e/o svolgere attività musicale nei diversi cori e nella banda musicale. Inoltre esistono le associazioni teatrali “Heimatbühne” e “La Filo Pochi”.

Chi invece si dedica all’aiuto del prossimo può aderire ai Vigili Volontari del Fuoco o alla Croce Bianca.

Altre associazioni: Bauernjugend, Bäuerinnen, Coldiretti, Donne Rurali, Gruppo Giovani, KVW, Heimtpfleger, Gruppo Alpini, Krampusverein, FCB-Fanclub Adler ’86, Motocycle’s Friends e VKE.

Tradizioni e manifestazioni principali

Fiere e Mercati:
San Giuseppe 19 marzo e festa del Patrono San Andrea 30 novembre: mercati di frutta, verdura, mercerie, fiori, pasti tipici preparati dalle associazioni ed esposizione di macchine agricole.

Ogni mercoledì: mercato settimanale in Piazza C. Battisti.

Perkeo - sfilata di carnevale:
Tema principale della sfilata è il nano Perkeo, personaggio storico nato come Clemens Pankert a Salorno e custode della “Grande botte” del castello di Heidelberg (Germania), che all’epoca poteva vantare il primato di botte più grande del mondo. Il nano era solito bere dai 20 litri di vino al giorno e alla domanda se volesse ancora un bicchiere di vino, rispondeva immancabilmente “Perché no?”. Fu proprio questa usuale risposta che fece guadagnare al nano, in maniera un po’ storpiata, il suo soprannome “Perkeo“. La sua sete era riconducibile al “diabete insipido”, malattia che lo accompagnò per tutta la vita. La sua storia finì, secondo la leggenda, quando un medico gli prescrisse di bere un bicchiere di acqua per curare la sua malattia. Quando lo fece, morì all’istante. 

Durante il carnevale il paese festeggia il ritorno del famoso nano e del suo seguito, ma soprattutto la fine della tirannia della vecchia amministrazione comunale, che nel sabato di carnevale viene imprigionata durante la sfilata. Infatti, Perkeo riceve le chiavi del paese da parte del Sindaco il giovedì grasso, e regna su Salorno fino a martedì grasso. 

Vino ed Ambiente: 
Manifestazione con le cantine che producono vini con etichetta di Salorno. Si possono degustare anche altri prodotti come carni, salumi e formaggi.

Festa dei Portoni a Pentecoste:
Per più di 30 anni le associazioni di Salorno hanno organizzato questa festa di tre giorni, proponendo ai visitatori musica folkloristica e moderna, piatti tipici e tanto divertimento. 

Feste campestre:
Ogni secondo fine settimana nel periodo estivo un’associazione di Salorno organizza all’entrata del sud del paese una festa con musica e soprattutto cibi tipici (es. Strauben)

Salorno sotto le stelle: 
Durante questa serata d’estate le associazioni, negozi e i vari bar del paese offrono musica, specialità culinaria, shopping e un programma ricco d’attrazioni.

Festa del fieno a Cauria
Ogni primo fine settimana di agosto i Vigili del Fuoco di Salorno, Pochi e Cauria organizzano la festa del fieno. I visitatori possono degustare piatti tipici e musica folkloristica nell’incantevole frazione di Cauria.

Mercato del contadino a Cauria
Dopo la S. Messa di ringraziamento i masi dislocati nelle frazioni di Pochi e Cauria organizzano un mercato, dove offrono i loro prodotti (pane di segale fatto apposta per il mercato, miele e marmellate, carni e salumi, patate, formaggi e latticini, vini, frutta e verdura, erbe) e mostrano i vecchi mestieri artigianali.
Inoltre, gli abitanti di Cauria offrono piatti tipici, uno zoo delle carezze per bambini e musica locale.

Sfilata dei “Krampus” il 5.12
I Krampus sono uomini mascherati da diavoli con corna, campanacci, catene e fruste che accompagnano San Nicolò per punire i bambini "cattivi". San Nicolò invece porta ai bambini “buoni” dei doni come arachidi, mandarini e dolciumi.

Natale a Salorno:
Durante il periodo prenatalizio vengono organizzati varie piccoli eventi (mostre, concerti, Presepe vivente a Pochi, letture di poesie) per riflettere sul messaggio di Natale. Inoltre i paesani decorano le loro finestre e case in merito al tema di Natale.  

Feste/sfilate religiose e tradizionali

  • Commemorazione del patriota tirolese Andreas Hofer (20.02)
  • Corpus Domini (la domenica successiva al 15.06)
  • Sfilata delle sante reliquie con tutte le associazioni culturali del paese. 
  • Sacro Cuore di Gesù / Herz-Jesu (la domenica dopo il „Corpus Domini“)
  • Vengono accesi dei falò sulle cime delle montagne in ricordo delle minacce di invasione delle truppe di Napoleone, della lotta contro il fascismo e per rinnovare la fede in Dio e nel Tirolo.
  • Festa di ringraziamento (ottobre)
  • Commemorazione del martire per la lingua tedesca Dr. Josef Noldin (14.12)

Culinarie
Prodotti tipici del paese: diversi vini e spumanti, mele, miele, erbe, castagne, verdure e frutti vari, Speck e luccaniche, formaggi

Ricette/piatti tradizionali: Strauben, Canederli, Gulasch, Strudel, Polenta, Minestra d’Orzo, “Tortel di patate”, risotti

Restaurante Slow Food a Cauria: Fichtenhof (http://www.fichtenhof.it/it/index.php)

Salorno Cittaslow
Nell’ottobre 2015 Salorno è stato assunto nella rete internazionale delle Cittaslow. Il paese “a tre livelli” è arrivato quindi ad identificarsi nel proprio territorio, nel paesaggio dei terrazzamenti partendo da Salorno ed arrivando a Pochi, nella Strada del vino, nella rete dei sentieri del Parco Naturale Monte Corno, nella sua imponente cascata che ha modellato il conoide sul quale sorge il paese, nelle perle ambientali dei biotopi, nel convivere con il fiume Adige e nel castello Haderburg che lo domina dall'alto, nell'affabilità e capacità d'accoglienza della gente, nei prodotti di un'agricoltura tipica e di grande importanza come secondo Comune vitivinicolo di vini bianchi della Provincia di Bolzano in legato ad una gastronomia genuina di espressione del territorio.

Infatti, Salorno è il posto ideale per coloro che sono alla ricerca di natura, cultura e buon cibo e che rifiutano il “mordi e fuggi”.

SLOW.Made
È un laboratorio realizzato dal Comune di Salorno in collaborazione con la famiglia Teresa Schgraffer ed il Gruppo Giovani per investire nei giovani e valorizzare il paese. Sono presenti proprio gli artigiani, hobbisti e pensionati – persone che con passione insegnano ai giovani compaesani a cucire, realizzare carta a mano, lavorare il legno e usare materiali riciclati. 

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Persone di riferimento:

Roland Lazzeri (Sindaco)

Piazza Municipio 1

I-39040 Salorno 

Email: info@comune.salorno.bz.it

 

Samantha Endrizzi (assessore comunale)

Piazza Municipio 1

I-39040 Salorno 

Email: info@comune.salorno.bz.it

 

Giuseppe Simeoni (assessore comuale)

Piazza Municipio 1

I-39040 Salorno 

Email: info@comune.salorno.bz.it

 

Ulteriori contatti

Mescita medievale Haderburg

Via Trento 53/c

I-39040 Salorno

L’oste del Castello Roman Perfler: +39 3356029490

Website: http://www.haderburgschenke.com/it/ 

Email: info@haderburgschenke.com

 

Ostello della Gioventù Dr. Josef Noldin
Via Dr. Josef-Noldin 20
I-39040 Salorno 

Website: http://www.noldinhaus.org/it/ 

Email: info@noldinhaus.org 

  

Info Parco Cauria

Cauria
I-39040 Salorno
Tel.: +39 0471 869247
Website: http://parchi-naturali.provincia.bz.it/monte-corno/info-parco.asp 

E-Mail: info.th@provinz.bz.it

Orari d’apertura

1 aprile – 30 ottobre

Martedì – Domenica ore 8:30 – 18 

 

Destinazione Turistica Castelfeder

Piazza Principale 5

I-39040 Ora

Tel. +39 0471 810 231

Website: http://www.bolzanodintorni.info/it/castelfeder.html 

Email: info@castelfeder.info 

 

Fichtenhof - Pensione & ristorante Slow Food

Cauria 23
I-39040 Cauria / Salorno

Cell. +39 338 302 86 53

Website: http://www.fichtenhof.it/it/index.php 

 

Salurner Lederhosenschneiderei / Sartoria dei pantaloni di pelle

Via Trento 31

I-39040 Salorno

Email: norman.ventura@hotmail.com 

 

Negozio SLOW.MADE

Via Trento 28

I-39040 Salorno

Email: gruppogiovani@rolmail.net

 

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