2023
sabato
settembre
16

Festa della Pace 2023

Pellegrino Parmense

Tutti parlano di pace, ma nessuno educa alla pace.

A questo mondo si educa per la competizione e la competizione e l'inizio di ogni guerra.

Quando si educherà alla cooperazione e alla solidarietà quel giorno si starà educando per la pace

(M. Montessori)

 

C’è stato un tempo in cui molti uomini e donne avevano timore della guerra. Per questo s’impegnavano per la pace. Era un lavoro continuo, diffuso, serio. Le cose da fare erano tante. I problemi da affrontare erano enormi. Ma il loro slogan era “Prima di tutto la pace”. 

Sapevano che la pace era “la precondizione necessaria” per fare tutto il resto. Col passare del tempo, la memoria della guerra è stata rimossa, le priorità sono cambiate e l’illusione della pace “acquisita per sempre” ha spento ogni attenzione e impegno. Con l’invasione russa dell’Ucraina, l’amara realtà è riemersa con tutto il suo carico di orrori e angosce. La “pace” è finita. 

Dopo anni di incuria, la guerra ha rotto gli argini infragiliti e dilaga dappertutto. Siamo già tutti coinvolti. Ma menzogne e convenienze continuano a nascondere la realtà e le sue catastrofiche conseguenze. Così, anziché recuperare “il senso del pericolo imminente” e innalzare le difese, continuiamo ad illuderci di “essere al sicuro”. Quando Papa Francesco parla in modo angosciato della “terza guerra mondiale” pensiamo che stia esagerando. Eppure lo scontro globale sta andando fuori controllo e ciò che ancora riteniamo “impossibile” sta diventando sempre più “probabile”. 

Il peggio –purtroppo- deve ancora venire. Cosa possiamo fare per scongiurarlo? Come possiamo accrescere oggi un diffuso senso di consapevolezza e di responsabilità? Come possiamo suscitare un nuovo e più esteso impegno per fermare la guerra?

L’impegno contro la guerra deve sempre essere accompagnato dalla volontà di costruire la pace. Non una pace qualsiasi. Non più la pace “negativa”, miseramente ridotta al contrario della guerra. Ma la pace “positiva”, fondata, come scrisse 60 anni fa San Giovanni XXIII, sulla verità, sulla giustizia, sulla carità e sulla libertà ovvero sul riconoscimento del primato universale dei diritti umani. 

Siamo entrati nel tempo in cui la natura ci sta facendo pagare il conto di tutti gli abusi che le abbiamo inferto, la guerra e la corsa al riarmo ci stanno impoverendo, la bomba dell’economia dell’ingiustizia e dello sfruttamento sta facendo esplodere le disuguaglianze, centinaia di milioni di persone sono costrette a fuggire dalla miseria e dalla guerra, l’intelligenza artificiale sta aprendo prospettive manipolatorie da incubo. 

Per affrontare tutte queste grandi sfide abbiamo bisogno di formare “un nuovo movimento di pace”. Un movimento fatto di persone che non si stancano mai di chiedere e invocare la pace, ma che, allo stesso tempo, s’impegnano a “farla”. Fare la pace vuol dire espellere la violenza dalle relazioni con gli altri e sviluppare la nostra capacità di cura reciproca per costruire una società e una economia della fraternità. Qual è la nostra idea di pace? Quella negativa o quella positiva? Siamo disposti a “fare pace in tempo di guerra”? Cosa possiamo fare meglio assieme? 

ORGANIZZATORE: Comune di Pellegrino Parmense

PARTNER: Centro di Ateneo per i Diritti Umani “Antonio Papisca” e Cattedra Unesco “Diritti Umani, Democrazia e Pace” dell’Università di Padova, Regione Emilia Romagna, Provincia di Parma,  Comune di Parma, Università di Parma, Tavola della Pace, Casa della Pace di Parma, Rete delle Scuole per la Pace e l’Accoglienza di Parma, Coordinamento Nazionale Enti Locali per la Pace e i Diritti Umani, Forum Solidarietà Csv, Rete delle Università Italiane per la Pace, Cittaslow International

 

 

COSA

Tre giorni tra Parma e Pellegrino Parmense per affrontare assieme i problemi posti dalla guerra che sta sconvolgendo le nostre vite, l’Europa e tante altre parti del mondo, per capire cosa possiamo fare per costruire la pace e per approfondire le tante dimensioni della pace: politica, ambiente, economia, disarmo, informazione, religione...

 

QUANDO

GIOVEDÌ 14 SETTEMBRE

 

PARMA | GIOVEDÌ 14 SETTEMBRE, ORE 16-18 - Camera di San Paolo, strada Melloni 4

 

GIOVANI COSTRUTTORI DI PACE

Il Patto di Assisi a Parma - Incontro di formazione e riflessione pedagogica dei docenti della provincia di Parma impegnati nell’educazione civica, alla pace e alla cura. 

Educare alla pace è difficile ma sempre più urgente. Le sfide poste dalla crisi e da un mondo in rapida trasformazione richiedono nuovi investimenti, nuove energie, nuove competenze, abilità e comportamenti coerenti. Per questo è necessario unire le forze e sviluppare una nuova “alleanza pedagogica” di tutti i soggetti responsabili.

PARMA | GIOVEDÌ 14 SETTEMBRE, ORE 18 - Camera di San Paolo, strada Melloni 4

 

LA POLITICA È PACE

Mentre la guerra con i suoi orrori produce come conseguenza anche una paralisi del pensiero, la pace supera le contrapposizioni amico-nemico, le logiche belliche della contrapposizione tribale e questo disinnesca la violenza.

 

introduzione

Michele Guerra (Sindaco di Parma)

Alberto Canepari (Sindaco di Pellegrino P.se)

 

Coordina Marco Gallicani

 

Giuseppe Civati: la pace è politica

Giuliano Battiston: l’antipolitica della guerra

Eleonora Camilli: le parole della pace e quelle della guerra

 

VENERDÌ 15 SETTEMBRE

PELLEGRINO P.SE | VENERDÌ 15 SETTEMBRE, ORE 10.30-19.30 - Auditorium Costerbosa

FERMARE LA GUERRA, COSTRUIRE LA PACE

SEMINARIO DI RIFLESSIONE E PROPOSTA ALLA SCUOLA DI ANTONIO PAPISCA
 

10:30 - 13:30 prima sessione: idee per fermare la guerra

Alberto Canepari, Sindaco di Pellegrino Parmense

Daria Jacopozzi, Assessore alla pace del Comune di Parma

Marco Gallicani, Comitato promotore “Festa della Pace”

Flavio Lotti, Coordinatore della Marcia PerugiAssisi della Pace e della Fraternità

Guido Barbera, Presidente Cipsi

Francesco Cavalli, Direttore Generale Gruppo Editoriale Icaro Communication

Silvana Amati, Presidente Onorario del Coordinamento Nazionale degli Enti Locali per la Pace e i Diritti Umani

Piero Piraccini, Centro Pace di Cesena

Monchef Chaibi, dottorando di ricerca, Centro di Ateneo per i Diritti Umani “Antonio Papisca”

 

15:00 - 18:00 seconda sessione: idee per costruire la pace

Marco Mascia, Presidente del Centro di Ateneo per i Diritti Umani “Antonio Papisca” e della Cattedra UNESCO Diritti Umani, Democrazia e Pace” dell’Università di Padova, Coordinatore della Rete Nazionale delle Università per la Pace

Mario Galasso, Direttore della Caritas dell’Emilia Romagna

Aluisi Tosolini, Coordinatore della Rete Nazionale delle Scuole di Pace

Gabriella Stramaccioni, già Garante dei diritti delle persone private della libertà personale di Roma Capitale

Andrea Ferrari, Presidente del Coordinamento Nazionale degli Enti Locali per la Pace e i Diritti Umani 

Randa Harb, Amelia Rossi, Elena Belia, Mariam Bouchraa Comitato promotore Marcia PerugiAssisi della Pace e della Fraternità

Matteo Cingottini, Chiara Gugliemino, Maria Thereza Fernandes De Aguiar Pereira, Beatriz Ribeiro Da Silva, Loriana Torrisi, Sofia Vanzan, giovani in servizio civile

 

18.30 sessione finale

In memoria di Antonio Papisca - Proiezione del docufilm “La pace non è il suo nome” La storia dei primi 40 anni del Centro Diritti Umani dell’Università di Padova fondato dal prof. Antonio Papisca 

19.30: chiusura dei lavori del Seminario

 

SABATO 16 SETTEMBRE

PELLEGRINO P.SE | SABATO 16 SETTEMBRE, ORE 10.00

MARCIA DELLA PACE E DEI DIRITTI UMANI

 

Partenza da Pellegrino per Mariano lungo il sentiero delle bandiere della pace, con cartelli e disegni a cura dei ragazzi delle scuole di Pellegrino. (cammino lungo un sentiero sterrato panoramico di 4,5 km)

A seguire discorsi istituzionali della autorità presenti presso la Chiesa di Mariano, dove insiste la targa di ricordo in onore al prof. Antonio Papisca.

Pranzo a cura del circolo di Mariano e Festa nel prato con concerto dei Meganoidi

ore 16.30/17.00 termine della festa