2018
venerdì
maggio
18

ILLUMINIAMO IL FUTURO di Save the Children

Trani

Venerdì 18 maggio 2018, ore 17.30

Anche quest’anno la Biblioteca “Bovio” partecipa alla campagna nazionale di Save the Children ILLUMINIAMO IL FUTURO 2018, per il contrasto alla povertà educativa in Italia, che avrà luogo su tutto il territorio nazionale da lunedì 14 a domenica 20 maggio. A tal fine propone un’attività basata su percorsi di lettura ed annesso laboratorio per bambini di età compresa tra i 6 e i 7 anni, che darà loro l’occasione per riflettere sul tema dell’emarginazione sociale e culturale.

In Italia oltre 1 milione di bambini vive in povertà assoluta, senza beni e servizi indispensabili per condurre una vita quotidiana accettabile e senza la possibilità di costruirsi un futuro. O anche solo di sognarlo. Ma l’educazione può illuminare il loro futuro. La povertà priva delle opportunità di crescita e formazione milioni di bambini e adolescenti in Italia. 

Oggi nel nostro paese, oltre 1 milione di minori (il 10% del totale) vive in condizioni di povertà assoluta. Sono bambini in difficili condizioni economiche, a volte senza il necessario per vivere e senza servizi adeguati. Ma c’è anche un’altra povertà, ugualmente grave e drammatica: la povertà educativa, più nascosta e meno evidente, che agisce nel buio e che priva i bambini dell’opportunità di costruirsi un futuro.

La povertà educativa indica l’impossibilità per i minori di apprendere, sperimentare, sviluppare e far fiorire liberamente capacità, talenti e aspirazioni. È una povertà a causa della quale il 20% dei quindicenni non raggiunge la soglia minima di competenza in lettura e il 25% quella in matematica. Che limita l’accesso al tempo pieno solo ai bambini che frequentano circa il 30% delle classi della scuola primaria. Che priva moltissimi bambini dell’opportunità di giocare in uno spazio pulito e li costringe in aree urbane degradate e cementificate. È una povertà che produce eserciti di disconnessi culturali, ovvero bambini tra i 6 e i 17 anni che non vanno mai al cinema, non aprono un libro né un computer, e non fanno sport. È una povertà che nessuno vede, nessuno denuncia, ma che agisce sulla capacità di ciascun ragazzo di scoprirsi e coltivare le proprie inclinazioni e il proprio talento.