2011
sabato
maggio
21

Monte Castello di Vibio (PG) - Per l'Unità d'Italia

Monte Castello di Vibio

Sabato 21 Maggio - ore 21:30 - Monte Castello di Vibio

Serata Pirandello con Virginio Gazzolo da un'idea di Edoardo Brenci, libero adattamento di Virginio Gazzolo

Tre novelle sullo sfondo dell'epopea garibaldina, drammaturgicamente elaborate in un unico tempo:

Le medaglie,
Frammento di cronaca di Marco Leccio e della sua guerra sulla carta al tempo della grande guerra europea,
Berecche e la guerra. 
La cornice che le comprende è quella dei Colloqui coi personaggi.

L'autore è solo nel suo studio: dalle orme della sera emergono fantasmi, larve di personaggi che gli chiedono di essere creati; si propongono come protagonisti di una qualche sua novella o commedia, e pretendono di raccontare loro la storia. E sono tante le figure informi che fanno ressa attorno a lui, e gridano così forte la propria voglia di nascere al mondo dell'arte, che lui, l'autore, per contentarli, è costretto a incarnarli: a prestar loro il suo stesso corpo e la sua voce.
E così, nell'ombra di quello studio, tutti i personaggi parlano per bocca del loro autore.

E cosa hanno urgenza di dire, di raccontare?

Storie di vecchi e di giovani: padri che assistono, impotenti, alla partenza dei figli per il fronte, e chissà se torneranno, e figli che volontariamente si buttano a occhi chiusi nella mischia.
Reduci garibaldini che, troppo vecchi o invalidi o pavidi per stringere ancora in mano una baionetta,
la consegnano ai fratelli più piccoli, ai figli, ai nipoti, che marciano verso il massacro al canto della
"Bella Gigogin". E loro, i Veterani, ne seguono la sorte sulle cronache di guerra dei giornali, appuntando bandierine sulle mappe militari alle pareti del loro salotto, trasformato, come per gioco, in Quartier Generale.

Anche il figlio di Pirandello, Stefano, diciott'anni, partì volontario nel '17 per il fronte carsico; mentre lui, Luigi, chiuso nel suo studio romano, circondato dai suoi fantasmi letterari, constatava con angoscia e forse vergogna: "La vita o la si vive o la si scrive".

Lo spettacolo nasce da un'intuizione di Edoardo Brenci, Presidente del Teatro Della Concordia di Monte Castello di Vibio: raccontare l'epopea dell'aggregazione di un popolo - l'Unità - con la voce del poeta della disgregazione dell'Io: uno, nessuno, centomila...

Virginio Gazzolo ha accolto con entusiasmo la sfida: come fra le pareti dello studio di Pirandello tutti i personaggi parlano con la voce del poeta, fra le quinte del nostro palco tutti parleranno con la voce di un solo autore.

www.teatropiccolo.it