2009
sabato
dicembre
12

CAVALIERI ETRUSCHI DALLE VALLI AL PO

“CAVALIERI ETRUSCHI DALLE VALLI AL PO
Tra Reno e Panaro, la valle del Samoggia nell’VIII e VII sec.a.C”

Inaugura sabato 12 dicembre alle ore 18 la grande mostra archeologica che rimarrà alla Rocca dei Bentivoglio, a Bazzano (BO) fino al 5 aprile 2010 Bucefalo e Alessandro Magno, Incitatus e Caligola, Marengo e Napoleone, Marsala e Garibaldi. I mitici Pegaso e Unicorno, i cavalli del sole del carro di Apollo e la "cavallina storna" cantata dal Pascoli. Da sempre il cavallo partecipa alla storia dell'umanità da autentico protagonista: non è un caso che se ne sia usato uno, seppur di legno, per espugnare l’impenetrabile Troia. Il rapporto tra il cavallo e il suo compagno di elezione, il cavaliere, non è un rapporto tra mezzo e utilizzatore, è un binomio paritetico. Efficace strumento in una serie
di attività fondamentali, dalla circolazione al traino, dal trasporto all’agricoltura, fedele compagno a caccia e in guerra, nobile partner in manifestazioni ludiche o religiose, apprezzato per l’elevato valore economico, da sempre il cavallo è un'icona di prestigio e di potere, vero e proprio status symbol.

Già nel mondo antico il suo possesso è un tale segno di distinzione sociale da far sì che agli inizi dell'età del Ferro cominci ad affermarsi, anche a livello iconografico, un’aristocrazia che potremmo definire “equestre”.

Man mano che all’interno delle prime comunità protourbane iniziano a differenziarsi, per rango, ricchezza e prestigio, i primi gruppi emergenti, le loro sepolture si riempiono di morsi, finimenti e bardature equine, puntali
e sonagli da carro, fibule ed altri oggetti configurati a cavallino, a volte carri, a volte addirittura cavalli (come nella necropoli di Via Belle Arti a Bologna o in quella di Verucchio, nel riminese), ad indiziare la progressiva
identificazione di cavalleria e patriziato, e a ribadire, anche a livello funerario, il ruolo eminente dei possessori di carri e cavalli.

Info: http://www.roccadeibentivoglio.it/